Morata al Milan: arriva la conferma del giocatore, nuova arma per i rossoneri
È arrivata la notizia attesa ormai da giorni. Alvaro Morata è pronto a essere un calciatore del Milan. Il centravanti della Spagna, con la quale si è coronato campione d'Europa pochi giorni fa da capitano, prenderà l'eredità di Olivier Giroud come numero 9 del Milan. A quasi 32 anni, è la sua ultima grande opportunità.
Un'opportunità certificata dalle sue recenti parole alla radio Cadena Cope: "Farò le visite mediche e poi sì, andrò al Milan. Ho salutato i miei compagni, Simeone, la dirigenza… è meglio separarsi quando non puoi dare il 100%”.
Sia lui sia i rossoneri avranno tanto bisogno l'uno dell'altro. Perché l'iberico cerca un finale di carriera stimolante e in una squadra che gli possa dare non solo un palcoscenico importante, come quello della Champions League e della lotta per lo Scudetto. E perché il club meneghino ha necessità di un punto di riferimento offensivo che possa sia fare da raccordo sia finalizzare le occasioni create dai compagni.
Doppia funzione
Non certo bomber da oltre 20 reti a stagione, il nativo di Madrid è comunque una punta che è affidabile e può garantire molto pressing sui portatori di palla avversaria, nonché gli inserimenti dei compagni di reparto o dei centrocampisti. Dani Olmo, trequartista centrale e autore di tre gol all'Europeo, si è infatti beneficiato non poco del gioco di Morata, che spesso scendeva ad associarsi sulla trequarti o permetteva ai compagni di infilarsi nei corridoi creati dai suoi movimenti.
Del resto, Paulo Fonseca è un allenatore che negli ultimi anni ha fatto capire di preferire un centravanti mobile, e non per forza uno che butti giù le porte. Lo spagnolo, da questo punto di vista, è un profilo simile a quello di Jonathan David, che il lusitano ha avuto a disposizione al Lille. Capace di giocare anche da seconda punta o di associarsi con una punta vera e propria, il canadese è stato ben valorizzato da Fonseca l'anno scorso.
Riscatto
Mai davvero noto per le sue capacità di fromboliere ad altissimi livelli, ormai arrivato a un'importante maturità Morata vorrà cercare di migliorare i suoi numeri. Un po' come hanno fatto in passato giocatori come Edin Dzeko, gestito per due anni alla Roma proprio da Fonseca, o Luca Toni, che però rispetto a lui erano più centravanti d'area. La miglior stagione di sempre dell'iberico dal punto di vista dei gol fatti risale al 2016-17, quando nel Real M diretto da Zinedine Zidane fu il secondo miglior realizzatore con 20 reti totali dietro Cristiano Ronaldo (42) e davanti a Karim Benzema (19).
Piuttosto integro e sempre pronto a lottare, l'ex centravanti della Juventus e Atletico Madrid è pronto ad accettare la sfida milanista per il riscatto. Con Leao e Pulisic sulla fascia e Loftus-Cheek alle spalle, il suo rendimento potrebbe essere maggiormente esaltato rispetto a quanto accadeva con Diego Simone al Metropolitano. A lui e a Fonseca spetterà fugare i dubbi della piazza, che voleva un bomber acclamato e un tecnico di successo.