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Mats Hummels sulle orme del "Tedesco volante": sei storie tedesche alla Roma

Rudi Völler ha giocato nella "Città Eterna" dal 1987 al 1992.
Rudi Völler ha giocato nella "Città Eterna" dal 1987 al 1992.ČTK / imago sportfotodienst / imago sportfotodienst
Mats Hummels diventa il settimo tedesco a vestire la maglia della Roma, e tra i suoi predecessori ci sono grandi nomi, molti dei quali hanno trovato grande fortuna nella capitale.

JÜRGEN SCHÜTZ (1963-1967)

Oggi quasi dimenticato, un tempo era una forza da non sottovalutare: Schütz, un bomber impareggiabile, vinse la doppietta di titoli con il Borussia Dortmund nel 1962/63, poi si trasferì alla Roma per l'allora incredibile cifra di 450.000 marchi tedeschi - chiudendo la sua carriera in Nazionale dopo solo sei partite internazionali. Sebbene Schütz abbia vinto la coppa a Roma, non è poi riuscito a lasciare un segno duraturo. 

KARL-HEINZ SCHNELLINGER (1964-1965)

Insieme a Helmut Haller, il difensore soprannominato "Volkswagen" per la sua costanza di rendimento in termini di qualità e quantità, fu il più noto "italo-tedesco" degli anni '60. Schnellinger, scomparso nel 2024, giocò solo un anno in Serie A con la Roma, che lo ingaggiò dal Colonia nel 1963 e lo cedette subito in prestito al Mantova - il suo massimo splendore lo ebbe poi al Milan.

RUDI VÖLLER (1987-1992)

Völler si innamorò dell'Italia durante i suoi cinque anni alla Roma, i cui tifosi assisterono alle giocate strepitose dell'attaccante baffuto, il quale vinse anche la Coppa Italia nel 1991 da capocannoniere della competizione. Il grande amore subì però una battuta d'arresto: Völler diventò allenatore della Roma il 30 agosto 2004 e si dimise il 25 settembre 2004 dopo una sola vittoria in cinque partite.

THOMAS BERTHOLD (1989-1991)

Il centravanti Berthold arrivò in Italia nel 1989, prima come successore di Briegel all'Hellas Verona e poi a Roma, raggiungendo il connazionale Rudi Voeller e venendo impiegato come stopper prima da Gigi Radice e poi da Ottavio Bianchi. Con i giallorossi vinse una Coppa Italia nel 1991.

In Italia Berthold si fece notare anche per la vita sregolata condotta fuori dal campo, per poi tornare in Germania al Bayern Monaco.

THOMAS HÄSSLER (1991-1994)

"Icke" non fu particolarmente felice alla Juventus, ma lo fu dopo il trasferimento alla Roma. L’anno sotto la Mole, dopo 32 presenze e una rete, si concluse con un addio senza troppi rimpianti. Venne ingaggiato dalla Roma per 12 miliardi, diventando l’uomo cardine della mediana giallorossa. In poco tempo ottenne fiducia e consensi da parte del pubblico romanista, anche grazie al gol del pareggio nel derby del marzo ’92.

Giocò prima con Völler, poi con Claudio Caniggia e infine con un sedicenne chiamato Francesco Totti. 

ANTONIO RÜDIGER (2015-2017)

Il passaggio dallo Stoccarda al club romano fu audace, ma si rivelò la decisione giusta per Rüdiger: Dopo due annate di grande spessore con i giallorossi, il Chelsea mise sul piatto 35 milioni di euro per lui e il difensore accettò l'invito a Londra. In Inghilterra esplose definitivamente, entrando nel mirino del Real Madrid e diventando con i Blancos una stella assoluta.