Le scelte della redazione: Inter e Bologna con la testa alla Champions, ad Anfield il clou
Bologna-Inter
Entrambe con la testa alla Champions League: l'Inter all'incontro di mercoledì prossimo al Metropolitano di Madrid, dove arriverà con l'obiettivo di far valere - e, se possibile, migliorare - l'1-0 ottenuto nella gara d'andata degli ottavi di finale contro l'Atlético.
Il Bologna, invece, punta dritto verso la prossima edizione della più importante tra le competizioni europee per club. Soprattutto dopo essere riuscito, lo scorso fine settimana, a battere l'Atalanta sul proprio campo.
Difficile immaginare un'opportunità migliore, della sfida all'indiscussa capolista della Serie A, per dimostrare a tutti di fare sul serio. E, del resto, il bilancio stagionale è a favore dei rossoblu che, dopo aver pareggiato all'andata, si sono tolti lo sfizio di eliminare l'Inter dalla Coppa Italia a San Siro.
Come sfida nella sfida, segnaliamo quella in panchina tra i due tecnici che, molto probabilmente, si contenderanno il titolo di allenatore dell'anno, Thiago Motta e Simone Inzaghi, senza dimenticare, quella di altissimo livello tra i due bomber, Lautaro Martínez e Joshua Zirkzee.
Juventus-Atalanta
Né la Juventus né l'Atalanta sta attraversando il proprio miglior momento. La sconfitta rimediata a Napoli ha riaperto ferite che i tifosi bianconeri si erano affrettati a chiudere nonostante anche contro il Frosinone la loro squadra avesse fatto una fatica enorme.
E, infatti, contro il nuovo Napoli di Ciccio Calzona, per i ragazzi di Massimiliano Allegri, è arrivato il terzo stop nelle ultime cinque giornate. Una dinamica che comincia a preoccupare all'ombra dello Stadium.
E già, perché, nello stesso periodo, la Roma, quinta in classifica, ha ridotto di ben otto punti il distacco dalla Vecchia Signora che ha ancora in mano il pass per la prossima edizione della Champions League, ma deve cominciare a guardarsi le spalle e fare molta attenzione.
Per quanto riguarda la Dea, invece, la buona prova a Lisbona, nell'andata degli ottavi di finale dell'Europa League ha riportato il buonumore all'interno dello spogliatoio nerazzurro deluso dal ko casalingo incassato contro il Bologna quarto e volato, così, a +5.
Cremonese-Como
Con il Parma saldamente in testa alla classifica del campionato cadetto, sono cinque le squadre che, almeno per il momento, aspirano al secondo posto, quello che porta direttamente in Serie A.
Dalla Cremonese seconda in classifica al Palermo sesto ci sono infatti appena sette punti. Alle spalle dei rosanero, infatti, il Brescia ha rallentato vistosamente, ottenendo una sola vittoria negli ultimi cinque incontri e vedendo, così, aumentare a 15 le proprie lunghezze di svantaggio dai grigiorossi.
Ebbene, la corsa al secondo posto vivrà, il prossimo fine settimana, la sfida tra la seconda e la terza della classe, entrambe reduci da una sofferta, ma importantissima vittoria.
La Cremonese, infatti, è riuscita a conquistare in pieno recupero i tre punti sul campo del Modena nonostante l'inferiorità numerica. Dalla sua, invece, il Como è al secondo scontro diretto consecutivo dopo quello vinto, lo scorso week end, contro il Venezia anche in questo caso all'ultimo sospiro.
Liverpool-Manchester City
La grande sfida del fine settimana andrà, però, in scena ad Anfield Road, dove il Liverpool capolista riceve la visita del Manchester City campione d'Europa in carica e secondo in classifica con un solo punto in meno dei Reds.
Complicato pensare, in questo momento, a una sfida più appassionante di quella che metterà di fronte la squadra di Jurgen Klopp e Pep Guardiola che, per i rispettivi club e tifosi, sono molto di più che due semplici allenatori.
È ancora troppo presto, però, per definirla una sfida decisiva per il titolo, anche perché alle loro spalle potrebbe essere l'Arsenal di Arteta ad approfittare di un eventuale pareggio, battendo il Brentford in casa e appaiando, così, in testa il Liverpool.
E, del resto, i gunners, sono l'unica squadra della Premier League ad aver vinto i propri ultimi cinque incontri di campionato. Insomma, Jurgen e Pep sanno che, fino alla fine, dovranno fare i conti anche con Mikel.