L'atteso big match della quinta giornata tra Juventus e Napoli è finito 0-0, un risultato giusto che permette dunque al Torino di rimanere in vetta alla A almeno per un'altra notte, a +1 sui campani e +2 sui piemontesi.
Riecco Tek
Prima del fischio d'inizio è stato celebrato Wojciech Szczesny, salutato dal pubblico dell'Allianz Stadium a poco più di un mese dal suo addio ai bianconeri.
Primo tempo bloccato
Pochissimo da segnalare in un primo tempo molto bloccato, merito delle due squadre esagerate e compatte. I bianconeri, nonostante i 90 minuti sulle gambe dopo le fatiche di Champions League, sono apparsi comunque in palla ma non sono riusciti a impensierire troppo i partenopei, schierati alla perfezione.
Prima frazione che si è conclusa con una sostituzione per infortunio, quello patito da Alex Meret: il numero uno dei campani è stato cambiato con Elia Caprile.
Particolarmente ispirati Khvicha Kvaratskhelia e Weston McKennie, spesso presente come attaccante aggiunto in fase di possesso, meno Romelu Lukaku, che ha avuto una grossa potenziale chance proprio nei secondi conclusivi.
Lo 0-0 non si schioda
Nel secondo tempo, per dare una scossa, Thiago Motta ha schierato i suoi senza Dusan Vlahovic (al posto del serbo Timothy Weah) per liberare un po' l'area di rigore fin qui troppo intasata.
Ma a impensierire i tifosi bianconeri sugli spalti e davanti alla tv è stato Matteo Politano, con un sinistro potente finito alto non di molto.
La Juventus prova ad alzare i giri del motore nell'ultima fase di gara, creando una buona occasione con Teun Koopmeiners dopo una bella azione personale di Andrea Cambiaso.
Antonio Conte replica con un triplo cambio: David Neres, Giovanni Simeone e Michael Folorunsho. Thiago Motta getta nella mischia Khephren Thuram.
Le azioni veramente pericolose, così come i gol, però continuano a latitare. E così si scivola verso il fischio finale, che sancisce la parità tra le due: per la Juventus è il terzo 0-0 di fila, per il Napoli un punto importante in trasferta contro una diretta concorrente.