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La grande sfida: l'Inter per il sorpasso, il Napoli per dimostrare di essere all'altezza

Raffaele R. Riverso
Thuram e Rrahmani durante l'ultima sfida disputata, la scorsa stagione, a San Siro tra Inter e Napoli
Thuram e Rrahmani durante l'ultima sfida disputata, la scorsa stagione, a San Siro tra Inter e NapoliPIERO CRUCIATTI / ANADOLU / Anadolu via AFP
La capolista è reduce dalla seconda sconfitta stagionale che ha portato Conte ad ammettere che, in questo momento e nonostante il primato, ci sono squadre più forti della sua e che l'Atalanta è una di queste. E ora tocca sfidare i campioni d'Italia che, secondo il tecnico azzurro, sono un gradino più in su della Dea. Ma è proprio su questi palcoscenici che Kvara e compagni devono dimostrare di poter davvero essere seri candidati al titolo.

Gli ultimi risultati ci raccontano di un Inter reduce da tre vittorie consecutive senza incassare nemmeno un gol e di un Napoli che, dopo aver espugnato San Siro superando il Milan, è stato costretto a incassare un duro, durissimo correttivo dall'Atalanta di Gian Piero Gasperini.

Dopo essere stato accusato di 'cortomusismo', a causa delle due vittorie di misura contro Empoli e Lecce, Antonio Conte ha deciso di giocarsela faccia a faccia contro la Dea, dimostrando coraggio, ma dimenticando che l'Atalanta è probabilmente la peggior squadra a cui dare del tu di tutto il campionato italiano.

Prima contro seconda
Prima contro secondaFlashscore

Dimenticando o magari pensando che la sua squadra fosse già pronta ad accettare e superare a pieni voti la sfida. E, invece, no. E il tecnico leccese non ha avuto problemi ad ammetterlo: "L'ostacolo era molto alto e ci abbiamo sbattuto. Abbiamo incontrato una squadra che, in questo momento, secondo me, è più forte di noi. Lo avevo detto al vigilia perché da tanti anni sta facendo un percorso importante con lo stesso allenatore e quindi è avanti rispetto al Napoli".

Ammirazione seria, verso la banda del Gasp, a tal punto da prenderla a modello di come un giorno vorrebbe veder giocare il suo Napoli: "Complimenti a loro, non c'è da vergognarsi nel vedere l'Atalanta come un punto di riferimento. Con pazienza e voglia di lavorare si può creare qualcosa di simile e chissà magari un giorno diventeremo noi più forti di loro".

Conte il paziente

La buona notizia è per i tifosi azzurri è che il sempre sfuggevole allenatore pugliese sembra essere disposto a investire a Napoli il proprio tempo su un progetto a lungo termine: "Servono calma e pazienza, questa squadra con Osimhen e Zielinski lo scorso anno è arrivata decima anche se due anni fa ha vinto lo scudetto. Non dobbiamo scoraggiarci, servono anche battute d'arresto come quelle contro l'Atalanta e accettare la sconfitta da sportivi. Faremo il nostro percorso senza eccessi, con equilibrio e realismo".

Un percorso che prevede ora l'ostacolo più alto e difficile, la squadra campione d'Italia: "Adesso andremo ad affrontare l'Inter, che per me è addirittura più avanti dell'Atalanta, ma vogliamo appunto misurarci perché non eravamo fenomeni prima e non siamo meno fenomeni adesso". Esatto: "misurarci" per capire se si è già all'altezza delle migliori e dimostrare prima di tutto a sé stessi di poter essere una vera alternativa ai nerazzurri nella corsa al titolo.

Resta da capire che Inter sarà quella che, domani sera, ospiterà gli azzurri al Meazza nel big match della dodicesima giornata di campionato. E già, perché nonostante le due recenti vittorie contro Empoli e Lecce, il cammino dei nerazzurri in Serie A è stato tutt'altro che regolare.

Il match di San Siro
Il match di San SiroFlashscore

Tra Champions e Serie A

A preoccupare maggiormente Simone Inzaghi, la facilità con cui la Beneamata prende gol in campionato: sono già 13 le reti incassate dopo appena undici turni di campionato. Un dato che assume proporzioni ancor più preoccupanti se comparato a quanto successo in tutto il campionato scorso, durante il quale l'Inter ha subito soltanto 22 reti.

La natura del problema, però, non sembra risiedere in una questione tattica. È evidente, infatti, che quando i nerazzurri scendono in campo concentrati, tornano a essere un muro invalicabile: "Abbiamo fatto una grande prova, zero gol concessi ad Arsenal e City. È il quarto clean-sheet in Champions", ha sottolineato con soddisfazione il tecnico piacentino alla fine dell'incontro vinto, mercoledì scorso, contro i Gunners.

La soddisfazione di Inzaghi dopo la vittoria contro l'Arsenal
La soddisfazione di Inzaghi dopo la vittoria contro l'ArsenalFlashscore by StatsPerform

La sfida vinta a colpi di turnover contro gli inglesi ha, inoltre, confermato che la rosa attuale dell'Inter è, probabilmente, la migliore di quelle avute a disposizione da Inzaghi come, del resto, ha confermato lo stesso timoniere nerazzurro: "Sono risposte importanti, quando parlo di 23 titolari non lo dico per dire. Ora, però, bisogna recuperare per il Napoli". L'obiettivo è chiaro, il sorpasso. E la sensazione è che, i nerazzurri, la freccia l'abbiano già messa.