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La giustizia argentina autorizza il trasferimento della salma di Maradona su richiesta delle figlie

AFP
Maradona, con la maglia dell'Argentina, ai Mondiali del 1986.
Maradona, con la maglia dell'Argentina, ai Mondiali del 1986.AFP
La magistratura argentina ha autorizzato ieri il trasferimento della salma di Diego Armando Maradona da un cimitero a un mausoleo che si chiamerà "M10 Memorial" nel centro di Buenos Aires.

La decisione è stata presa dal tribunale che indaga sulla morte della stella del calcio e che a marzo processerà sette degli otto operatori sanitari accusati, hanno riferito fonti giudiziarie a Infobae.

Lo stesso tribunale aveva rifiutato il trasferimento della salma nel maggio di quest'anno a causa dell'opposizione degli avvocati di tre degli otto imputati, che lo ritenevano inopportuno a causa della vicinanza del processo orale, allora fissato per il 1° ottobre, e della possibilità di richiedere nuovi esami peritali della salma, spiega la sentenza.

Ma ora che "una nuova data per il processo orale è stata fissata per l'11 marzo 2025", i giudici hanno ritenuto che "una risposta favorevole dovrebbe essere data alla nuova richiesta" del 15 agosto di quest'anno, continua il testo.

Gli otto imputati saranno processati per "omicidio colposo con premeditazione" (involontario) di Maradona, che prevede pene tra gli otto e i 25 anni. Uno di loro ha chiesto di essere giudicato da una giuria popolare e il suo processo inizierà mercoledì.

L'intenzione di costruire il "Diez Memorial" nel centro di Buenos Aires come mausoleo aperto al pubblico "per onorare la sua eredità e adempiere alla sua volontà" è stata annunciata dalle figlie di Maradona nell'ottobre dello scorso anno.

Maradona, considerato uno dei più grandi calciatori della storia e campione del mondo con l'Argentina nel 1986, è morto all'età di 60 anni il 25 novembre 2020 nel suo letto, in convalescenza dopo un intervento chirurgico per un ematoma alla testa subito in un incidente domestico.

Secondo l'autopsia, l'idolo del Boca Juniors e del Napoli è morto per "edema polmonare acuto secondario a insufficienza cardiaca cronica esacerbata".