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La faida interna tra De Laurentiis e Giuntoli, assente alla presentazione di Garcia

De Laurentiis e Giuntoli
De Laurentiis e GiuntoliProfimedia
Il direttore sportivo è da settimane vittima di una specie di "mobbing" da parte del presidente del club azzurro, che sta facendo perdere tempo persino a se stesso

Se di solito squadra che vince non si cambia, a Napoli stanno vivendo un paradosso estremo. Perché dopo aver trionfato in campionato mettendo dietro di tanti punti tutte le rivali, per giunta attraverso un bellissimo calcio, la società partenopea si ritrova adesso senza l'allenatore artefice dell'impresa e vede il direttore sportivo ingabbiato per aver fatto capire di voler cambiare aria.

Del resto, otto anni di convivenza con il vulcanico e fumantino Aurelio De Laurentiis lasciano il segno. E così come fatto da Luciano Spalletti, adesso anche Cristiano Giuntoli intende lasciare dopo la grande stagione 2022-23. Per abbandonare da vincente e consapevole di aver fatto il massimo. Ciò nonostante, nelle ultime settimane si è vissuto un pesante braccio di ferro tra presidente e direttore sportivo, non a caso assente nella presentazione del nuovo tecnico Rudi Garcia, sulla cui scelta Giuntoli non ha per nulla influito.

Fiducia

De Laurentiis e Rudi Garcia
De Laurentiis e Rudi GarciaAFP

Per niente intenzionato a fare un favore alla Juventus, che ha da tempo puntato al manager toscano, il presidente azzurro ha preso più tempo possibile, forte di un contratto che scade tra un anno e voglioso di mettere i bastoni tra le ruote sia a Giuntoli sia alla Vecchia Signora. La sua strategia, che sembra quanto mai vicina al più classico dei 'mobbing', è stata così volta a far perdere tempo a tutti. Persino a se stesso.

Perché se Giuntoli dovrebbe già da giorni contribuire in modo effettivo al mercato della Juventus, che pende anche dalle sue possibili decisioni, De Laurentiis dovrebbe ufficializzare il sostituto. Questa figura, tuttavia, non sembra ancora essere venuta fuori, dato che come riporta La Repubblica per il momento il patron azzurro sembra voglia occuparsi lui stesso anche delle questioni manageriali, dando prova di un'enorme fiducia nelle proprie velleità. Forse troppa.

Titoli di coda

Nonostante tutto, proprio in questi giorni sembra che la situazione stia iniziando a districarsi, con De Laurentiis in qualche modo liberato e appagato per l'ingaggio di Garcia e pronto a ripartire a modo suo, come ha sempre fatto. Siamo dunque ai titoli di coda di una bellissima avventura tra il produttore cinematografico e un attore che dal basso ha scalato cime tempestose, arrivando ai prosceni più importanti senza paracadute. Perché anche i film più belli finiscono, del resto.

È presto per sapere come continuerà la saga di De Laurentiis a Napoli e come si indirizzerà la carriera di Giuntoli a Torino. Negli ultimi otto anni il loro percorso in comune è stato di successo, con due Scudetti sfiorati e uno vinto, e sempre all'insegna del bel gioco. Ma anche i migliori amori logorano ego, anima e viscere, e la vittoria dello scorso anno è stata un fisiologico capolinea. I binari di entrambi, adesso si separeranno. E probabilmente, nonostante tutto, sarà meglio così. Perché un anno come quello appena trascorso al Maradona resterà irripetibile. Nel bene e nel male.