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Inzaghi: "Nessun messaggio, tutto può cambiare, per Arnautovic problema serio"

Simone Inzaghi
Simone InzaghiAFP
Oltre al tecnico nerazzurro, dopo Inter-Empoli ha parlato anche Andreazzoli: "La nostra vittoria è stata cercare il risultato fino alla fine".

"L'Inter non deve lanciare nessun messaggio e fare nessuna tabella. Sono passate solo cinque partite e tutto può cambiare velocemente. Bisogna continuare con questa concentrazione". Così Simone Inzaghi dopo la gara in casa dell'Empoli vinta per 1-0.

"Abbiamo avuto un ottimo approccio, creando tantissimo, ma non siamo riusciti a segnare. Poi nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo ci siamo un po' adeguati al ritmo della partita e non abbiamo fatto benissimo. Nella ripresa il gran gol di Dimarco ha aiutato", commenta il tecnico che, alla domanda se la gara forze potesse essere chiusa prima, risponde di "sì".

"L'infortunio di Marko Arnautovic ci ha fatto giocare gli ultimi 7-8' in inferiorità numerica e qualcosa puoi pagare. Avevamo l'occasione di fare il 2-0, questo tipo di partite vanno chiuse" aggiunge.

Riguardo a Arnautovic, infine, spiega che "ha avuto un infortunio importante (distrazione al flessore della coscia sinistra, da valutare ndr) farà gli esami nei prossimi giorni. È l'unica brutta notizia della giornata. Si stava inserendo al meglio nel gruppo, aveva un ottimo feeling coi compagni. È una perdita importante, nelle rotazioni è importante avere quattro attaccanti. Ora valuterò". 

Andreazzoli: "Raggiunto il nostro obiettivo"

Sul fronte dell'Empoli Aurelio Andreazzoli cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno: "Nel pre-gara avevamo parlato dell'obiettivo che volevamo raggiungere e l'abbiamo raggiunto. Abbiamo vinto la nostra partita: non abbiamo portato a casa nulla, perché quando l'Inter fa un gol così ti devi solo inchinare".

"La nostra vittoria, dopo la sbandata dovuta al gol subito, è stata quella di reagire e cercare di trovare il risultato con ogni maniera. Con molto sforzo fisico, con delle idee ma anche con tanta partecipazione: potevamo essere più fortunati, abbiamo avuto tante situazioni che a volte ti premiano. Ma questo interessa poco: punti non ne abbiamo presi e ci accontentiamo dell'obiettivo raggiunto" prosegue.

Il tecnico non ha voglia di parlare di singoli: "Noi dobbiamo ragionare in previsione di diventare un organico, che possa anche non avere scintille, ma avere tante possibilità di interpretazioni e di soluzioni. Ma vanno trovate di squadra. Siamo consapevoli di questo e andiamo avanti cercando di affidarci a quello che ci può sostenere".

Quanto a Caputo, assente per infortunio muscolare al polpaccio, spiega che "oggi era insieme alla sua famiglia in tribuna, altrimenti sarebbe stato in campo. Come prospettiva, io non guardo alla carta d'identità, né dei giovani né di quelli più grandi. Diciamo che do la possibilità di esprimersi a chi può aiutare la squadra: è un discorso che mi conviene anche, sono un po' datato pure io e mi metto al pari degli altri".