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Inter, Zielinski si presenta: "Ho grandi aspettative, spero di continuare a vincere"

Piotr Zielinski in nerazzurro
Piotr Zielinski in nerazzurroProfimedia
L'ex centrocampista del Napoli ha assicurato che a Milano ha trovato "un gruppo fantastico".

"Ho grandi aspettative e spero di potermi inserire velocemente nella squadra, diventarne parte integrante. Spero di poter dare il mio contributo per continuare a portare il club alla vittoria. Devo ancora conoscere meglio i miei nuovi compagni, ma ho sentito che questo gruppo è fantastico e molto affiatato; sono sicuro che mi ambienterò velocemente".

Parola del centrocampista dell'InterPiotr Zielinski, protagonista di una nuova puntata di "Welcome Home", la serie di interviste inedite realizzate dalla squadra dei Campioni d'Italia, per presentare ai tifosi le new entries per la stagione 2024-2025.

La famiglia

Zielinksi parte dai primi ricordi calcistici, con i primi palloni calciati grazie all'amore del padre per il pallone. "Lo sport è una passione di famiglia - spiega Piotr - . Ho due fratelli più grandi e mio papà, quando ero piccolo, mi portava in campo insieme a loro. Gli devo molto e spero che sia fiero dei risultati che ho raggiunto".

I numeri di Piotr
I numeri di PiotrFlashscore

Ma l'abilità di calciare con entrambi i piedi è arrivata grazie alla madre. "Durante un torneo, per un rigore, le chiesi se secondo lei potessi utilizzare il piede sinistro, e lei mi incoraggiò a farlo" racconta il giovane con un grande sorriso: "Dopo aver fatto goal, ho cominciato ad allenarmi con entrambi i piedi".

Da Federer a Rosicky

Il calcio non è l'unica grande passione di Zielinski: "Sono davvero un appassionato di questo sport. Idoli? Federer quando giocava è stato di grande ispirazione per me, soprattutto per la sua incredibile classe". In campo, però, il suo calciatore preferito era il ceco Tomas Rosicky, seguito poi da Zidane, Ronaldinho e Iniesta, altri campioni a cui si è ispirato.

La svolta è stata però il trasferimento in Italia, all'Udinese: "È stato un grande cambiamento per me, ma il club mi ha aiutato molto. Pensate che una volta al mese prendevano a mia madre un biglietto aereo per l'Italia, in modo che la mia famiglia potesse essere con me. Ho un bellissimo ricordo dei miei tre anni a Udine".