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Insulti a Maignan: daspo di cinque anni al primo tifoso e bandito a vita dall'Udinesae

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Mike Maignan
Mike MaignanAFP
Si tratta di un uomo di 46 anni della provincia di Udine. In una nota ufficiale, l'Udinese ha annunciato di averlo bandito a vita dallo stadio.

Ha ripetuto per 12 volte le parole "n***o di m***a". È la prima delle persone individuate dalla polizia di Stato ad aver offeso il portiere del Milan, Mike Maignan, nel corso del match Udinese-Milan di sabato 20 gennaio.

Si tratta di un uomo di 46 anni della provincia di Udine, già conosciuto dalle forze dell'ordine e nei cui confronti il questore Alfredo D'Agostino ha emesso un Daspo della durata di 5 anni.

L'uomo è stato denunciato in stato di libertà.

Accertamenti rapidissimi

Gli accertamenti della polizia sono stati rapidissimi.

 Il personale specializzato della Questura ha ricevuto le immagini delle telecamere dello stadio Bluenergy e della produzione televisiva attorno alle 11 di stamani.

Gli esperti si sono messi al lavoro e in poche ore hanno individuato e identificato il primo tifoso che ha urlato espressioni razziste.

Approfondimenti sono in corso anche su altre due persone che si trovavano in un settore, sempre alle spalle della porta, ma leggermente discosti dal tifoso individuato.

L'Udinese: "Bandito a vita"

Dopo l'annuncio dell'identificazione del tifoso, l'Udinese ha scelto di bandirlo a vita dal proprio stadio.

"Udinese Calcio comunica, a valle dell’individuazione del primo responsabile dei deplorevoli insulti razzisti a Maignan, che il soggetto in questione sarà, a tempo indeterminato, bandito dal nostro stadio con effetto immediato.

La società conferma il suo impegno contro il razzismo e ritiene fondamentale l’applicazione di misure forti per mandare un concreto messaggio contro le discriminazioni, non solo nel calcio, ma nella società", si legge in un comunicato del club bianconero.