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In poco più di mezz'ora la Lazio liquida una Salernitana ormai rassegnata alla retrocessione

Antonio Moschella
L'esultanza di Felipe Anderson
L'esultanza di Felipe AndersonAFP
Una doppietta di Felipe Anderson e il gol di Vecino hanno messo la strada in discesa per gli uomini di Tudor nei primi 35 minuti. All'86esimo il sigillo di Isaksen

È bastata mezz'ora, o poco più, affinché i sudamericani a disposizione di Igor Tudor potessero costruire la vittoria della Lazio su una Salernitana remissiva in quanto ultimissima in classifica. Il 4-1 finale con il quale i biancocelesti hanno domato i granata è praticamente frutto dei primi 35 minuti, nei quali, a parte un velocissimo blackout rappresentato dal gol di testa di Tchaouna al 16esimo, i padroni di casa hanno dominato col pallone tra i piedi e anche nelle transizioni.

Delle transizioni che sono state decisive, sebbene tutto è iniziato al settimo minuto, quando l'ex di turno Candreva ha perso palla in mezzo al campo per aver gigioneggiato troppo, permettendo così a Felipe Anderson di involarsi, mettersi in proprio piazza col mancino un rasoterra nell'angolino basso dopo essersi portato sul piede meno abile. Pochi minuti dopo era Vecino a raddoppiare dopo un avvitamento in area in seguito a un corner in seguito al quale il pallone era rimasto nell'area piccola per troppo tempo. Un segnale chiaro della debolezza difensiva dei granata.

Dopo il guizzo dei campani, quasi fine a sé stesso, i romani prendevano però di nuovo fiducia, basandosi sul possesso palla e sulla grande vena di un Luis Alberto oggi apparso molto sereno e tranquillo nelle scelte. Ed è stato proprio lui uno degli artefici del gol del 3-1, arrivato al 35esimo dopo un bel fraseggio stretto alla fine del quale lo spagnolo appoggiava proprio a Felipe Anderson, che chiudeva con un semplice diagonale.

La ripresa era accademia e gestione, con i fischi all'ex Roma Manolas, subentrato, e gli applausi all'uscente Canreva come unica vera nota di colore, mentre il portiere granata Costil impediva il quarto gol ai padroni di casa. Il tutto fino al guizzo di Isaksen, che calciava uno splendido diagonale basso che all'86esimo chiudeva i giochi. Con questo trionfo la Lazio supera momentaneamente il Napoli, e continua a credere nella qualificazione all'Europa League. Per la Salernitana, invece, è una notte cupissima che finirà solo al termine di una stagione disastrosa. 

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