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Il designatore Rocchi: "Di Bello poteva fare meglio in Lazio-Milan, era mortificato"

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Di Bello
Di Bello Profimedia
il designatore arbitrale di Serie A e Serie B, Gianluca Rocchi, è intervenuto alla trasmissione Open Var su Dazn. Casarin: "Troppi cambi repentini di regole":

"Si poteva fare meglio nel controllo della partita. Non è semplice in certi casi, ma i calciatori hanno bisogno di una guida e in quel caso è un po' mancata. Lui la mattina dopo mi ha scritto un po' mortificato, che gli dispiaceva tanto, e che poteva fare meglio". 

Così il designatore arbitrale di Serie A e Serie B, Gianluca Rocchi, alla trasmissione Open Var di Dazn, parlando della direzione di Marco Di Bello in Lazio-Milan, che ha sollevato un polverone nelle ultime ore. 

Riguardo l'arbitratto ha spiegato: "Mi rincresce quando vedo aggressioni mediatiche all'arbitro di turno, come se non si rendesse conto di ciò che ha fatto. Lui è rammaricato, sa che la prestazione poteva essere migliore".

"Fermarlo? Mando in campo chi sta meglio, chi sta meno bene sta un po' tranquillo e va recuperato il prima possibile", ha aggiunto. 

"Io non faccio politica, faccio tecnica. Certo servono riforme nella struttura, ma mi dispiace se per una partita o due andate male, dopo diverse domeniche positive, si dica che bisogna cambiare immediatamente qualcosa", ha concluso Rocchi rispondendo a chi sottolineava le tante richieste di riforma del sistema.

Casarin: "Arbitri confusi da continuo cambio delle regole "

"Gli arbitri sono in difficoltà ma vivono in un periodo particolare, con le regole che vengono cambiate troppo spesso sono confusi e il loro metro di giudizio ne risente in modo inevitabile", ha spiegato, invece, l'ex arbitro e designatore Paolo Casarin.

Quanto alle richieste di una riforma del sistema arbitri, secondo Casarin "la tensione tra la parte tecnica e quella associativa c'è sempre stata non credo centri con l'attuale situazione. Certo sarebbe bene dividere le responsabilità ma gli arbitri devono poter fare bene delle cose umane" ha sottolineato.

"Il var non dovrebbe fare affannosa ricerca dell'errore, deve solo valutare se una cosa non vista dall'arbitro era fallo. Deve quindi correggere su eventuali falli chiari, non cercarlo a tutti i costi in modo affannoso, controllando e ricontrollando per vari minuti. C'è chi ritiene che tra un po' a comandare sarà il var e l'arbiro sarà un esecutore di ordini, ma stiamo scherzando? Una spinta vista in tv, ad esempio, è ben diversa rispetto al suo reale impatto, che solo l'arbitro in campo può valutare", ha concluso.