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Gilardino contro Inzaghi, due ex compagni e 'colleghi' alla ricerca della salvezza

Gilardino contro Inzaghi, due ex compagni e 'colleghi' alla ricerca della salvezza
Gilardino contro Inzaghi, due ex compagni e 'colleghi' alla ricerca della salvezzaAFP
Numeri 9 vecchio stile, gli allenatori di Genoa e Salernitana si sfidano stasera in uno scontro che vale già tantissimo nell'economia per la permanenza in Serie A

Centravanti classici. Di quelli d'area di rigore, poco partecipativi al gioco ma letali negli ultimi 15 metri. Alberto Gilardino e Filippo Inzaghi, un tempo uomini che parlavano con i gol, si sono riciclati anch'essi come allenatori. La forte appartenenza al campo, e il loro amore per l'erba fresca con due porte agli estremi è stata più forte degli anni che passano. E pur non appartenendo alla categoria di giocatori di gran classe, entrambi sono adesso allenatori di Serie A.

Da terminali offensivi a strateghi, gli attuali allenatori di Genoa e Salernitana si sfideranno nuovamente stasera dopo averlo fatto l'anno scorso in Serie B, dove il tecnico del Grifone ha attuato una splendida rivoluzione terminata con la promozione e l'allora tecnico della Reggina non era riuscito ad andare oltre il primo turno dei playoff per poi essere liquidato in seguito all'esclusione del club amaranto dalla serie cadetta per una questione economica,

Gemelli diversi

Gilardino amico speciale, si è meritato la Serie A”. Così ha detto Inzaghi senior, il cui fratello minore ha già in qualche modo sfondato ad alti livelli, mentre lui continua a brancolare nei bassifondi del calcio italiano. Rivali al Milan e in nazionale per un posto da terminale offensivo, i due si affronteranno nuovamente oggi in quella che è una sfida importantissima nella lotta salvezza. E lo faranno da due luoghi diversi.

Perché il tecnico biellese, alla sua prima esperienza in Serie A, è molto sostenuto dalla società nella quale si è formato come allenatore e che ha riportato nel grande palcoscenico con una rimonta epocale nello scorso campionato cadetto. L'allenatore piacentino, invece, è arrivato da poco a Salerno  per sostituire Paulo Sousa e per il momento ha ottenuto solo un pari per 2-2 contro il Cagliari.

Goleador in campo, i due si trovano oggi a guerreggiare nuovamente dalle panchine dove i loro destini sono opposti a quelli avuti da calciatori. Perché se Gilardino in pantaloncini ha vissuto sempre un po' all'ombra di Inzaghi, specialmente al Milan, il suo corto curriculum da tecnico riporta già gli stessi successi dell'allenatore granata, ossia una promozione in Serie A. Inzaghi, però, è in ballo ormai da 10 anni come stratega, e nell'ultimo decennio ha registrato solo il risultato positivo della salita in massima serie con il Benevento.

Crocevia

Due destini diversi anche dal punto di vista dell'efficacia, con Gilardino quasi subito indicato come un allenatore dal grande talento per la sua capacità di far rendere al meglio i suo calciatori. Inzaghi, invece, non ha mai davvero dato l'impressione di poter essere un demiurgo di bel calcio. Forse bruciato troppo in fretta dall'esperienza al Milan, dove è stato affossato anche dall'arroganza dell'allora presidente Silvio Berlusconi, cerca oggi una rivincita importante in un crocevia per la salvezza. Penultima senza ancora vittorie e con soli quattro punti raccolti in nove incontri, la sua Salernitana dovrà sbancare Marassi se vorrà risalire la china.

Ma anche Gilardino deve far fronte a una crisi di risultati di un certo tipo. Sconfitto nelle ultime due uscite, il suo Genoa sembra aver perso la brillantezza di inizio stagione, quando ha battuto le due romane e messo in difficoltà il Napoli campione d'Italia. A soli due punti dalla zona retrocessione, i rossoblu sono consapevoli di dover sfruttare questo tipo di occasioni per riprendere la marcia giusta. L'obiettivo resta la salvezza, e contro una rivale diretta, la posta vale doppio.

La forma recente del Genoa
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