Davide Frattesi, in Giappone per la tournée asiatica dell'Inter, si è concesso ai microfoni di Dazn affrontando a 360 gradi il suo arrivo al club nerazzurro compreso il soprasso al Milan.
"Mi han convinto le parole di Marotta? In realtà già un anno e mezzo prima, dopo il 2-0 a San Siro: che stadio... Quando poi ho saputo dell'interesse concreto, io avevo già scelto".
Tra Barella e Inzaghi
"Con Barella abbiamo il posto vicino, poi abbiamo anche lo stesso carattere e credo che ci troveremo bene. Secondo me Nicolò è il migliore centrocampista d'Italia e spero continui così in modo da darci una grande mano".
"Il mister l'avevo incontrato in Sardegna quando il trasferimento non era ancora completo, ma io gli avevo già confermato di voler venire qui. Siamo entrambi felici di questo matrimonio. Se ha contribuito a convincermi? Sicuramente sì, ma non posso rivelare cosa mi aveva detto in quell'incontro. Di certo ho capito quanto l'Inter mi volesse".
Il soprannome
"Perché mi chiamano 'trattore'? Me lo hanno affibbiato nello spogliatoio e poi è diventato mio. Non so se perché corro tanto o perché rompo le scatole: forse più la seconda!".
"Arrivo in questo ritiro con entusiasmo, è tutto bello. Si lavora sodo, ma va bene così: più fatica fai ora e meglio stai durante la stagione".
"Il mio sogno? Ne ho già fatto uno, ma non si può dire. Ve lo dico alla fine dell'anno".