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Flashback: Thiago Motta e la Juventus nel destino, contro i bianconeri la prima doppietta in A

Thiago Motta in azione con la maglia del Genoa contro la Juventus
Thiago Motta in azione con la maglia del Genoa contro la JuventusFABIO MUZZI/AFP
L'attuale allenatore della Vecchia Signora, nel 2009, si rese protagonista di una serata magica conclusa con due reti che diedero la vittoria al Genoa.

Giunto alla sua quinta esperienza come allenatore (Paris Saint-Germain Under 19, Genoa, Spezia, Bologna e Juventus), Thiago Motta è considerato uno dei giovani tecnici più moderni e promettenti d'Europa.

E fa effetto pensare che fino al 2018 giocava ancora, in Francia col PSG, in quella è stata l'ultima sua esperienza da calciatore prima di scegliere di allenare.

Sei anni dopo vale la pena ricordare l'impatto dell'italo-brasiliano col campionato di Serie A, che lo accolse come un talento perennemente convalescente e lo consacrò come un campione ritrovato.

Il Genoa alla fine del tunnel

Cresciuto nel Barcellona, tra Masia e prima squadra, Motta ebbe la possibilità di giocare in blaugrana durante tre differenti gestioni: quella di Carles Rexach, quella - durata meno di una stagione intera - di Louis di van Gaal e quella di Frank Rijkaard, che contribuì alla nascita del Barça vincente che tutti conosciamo con la vittoria della Champions League nel 2006.

I primi infortuni gravi però, come la rottura dei legamenti del ginocchio sinistro patita nel 2004, allontanarono progressivamente Motta dal giro dei titolari, il preludio alla cessione all'Atletico Madrid.

Ma nella capitale le cose andarono addirittura peggio, visto che TM saltò praticamente tutta la stagione 2007/2008 a causa della rottura del menisco interno del ginocchio sinistro.

A fine stagione, viste le sue precarie condizioni di salute e l'incertezza sul recupero, fu il Genoa a puntare su di lui come svincolato: in Liguria decisero di scommettere sul talento di un giocatore ancora ventiseienne, e sotto la guida di Gian Piero Gasperini Motta pian piano sbocciò.

La prima doppietta alla Juve

In un match che i tifosi genoani ricorderanno sicuramente ancora oggi, nell'aprile 2009, il Genoa riuscì a battere la Juventus capolista regalandosi una serata storica. E il protagonista fu proprio Thiago: prima segnò l'1-0 di rapina, approfittando di un contatto dubbio su Bosko Jankovic e di un frangente di confusione generale, poi riportò in vantaggio il Grifone di testa, su corner, prima dell'intervallo.

La partita, palpitante fino alla fine, vide le reti di due Campioni del Mondo come Alessandro Del Piero (su calcio di rigore) e Vincenzo Iaquinta e fu decisa da una rete dell'ex Raffaele Palladino, che per rispetto nei confronti della squadra che lo lanciò nel grande calcio decise di non esultare.

Col Genoa fu una stagione indimenticabile: il club rossoblù, tornato in A nel 2007, chiuse al quinto posto e Motta anche grazie alla sua prima doppietta in A fece registrare il suo miglior rendimento di sempre, finendo la stagione a quota 6 reti in appena 27 presenze.

La grande beffa del 2019

Quindici anni dopo i destini di Thiago Motta e della Juventus si sono trovati, visto che il tecnico ha scelto di lasciare il Bologna per vincere con i bianconeri.

Ma nel 2019, in occasione della sua prima, breve, esperienza in A come allenatore, Motta affrontò la Juventus di Maurizio Sarri allo Stadium e si rese protagonista di un'altra grande prova, questa volta come allenatore del Genoa.

La Juventus ottenne i tre punti al minuto 96 grazie a una rete, su calcio di rigore, di Cristiano Ronaldo, e quella sconfitta - sommata agli altri risultati negativi ottenuti dai genoani - fu fatale al giovane tecnico che venne poi esonerato dopo sole dieci panchine per fare spazio a Davide Nicola.

Dieci partite in cui, da autentica scommessa, fece intravedere tante cose positive ma non furono sufficienti per rassicurare la dirigenza, non disposta a rischiare la categoria.

Di nuovo palcoscenici internazionali

Si, da giovane giocò con campioni del calibro di Ronaldinho, Deco e Lionel Messi, ma solamente in un secondo momento della sua carriera Thiago Motta ottenne la definitiva consacrazione: la sua esperienza al Genoa durò pochissimo perché già nel 2009 fu ceduto all'Inter, insieme a Diego Milito. Col compagno di squadra sudamericano divenne tra i protagonisti del Triplete del 2010 e poco dopo arrivò anche la prima chiamata in Nazionale, nell'Italia.

Fu un periodo ricco di successi e povero di infortuni: in quei mesi anche la seconda (casualmente contro il Bologna) e la terza (contro il Napoli) doppietta in A, ma soprattutto tanti titoli. In Italia vinse un campionato, una Supercoppa Italiana, due Coppa Italia, un Mondiale per Club e una Champions League, la seconda in carriera.

Nel 2012, oltre ad aver sfiorato il trionfo ai Campionati Europei, Motta si spostò in Francia dove i trionfi diventarono una consuetudine: 5 campionati, 5 Supercoppa di Francia, 5 Coppa di Lega e 4 Coppa di Francia portarono la sua firma.