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Esonero Mourinho, Capello: "Questi americani non rispettano le persone", Abodi: "Secondo me c'è altro"

ANSA
Mourinho lascia Trigoria dopo l'esonero
Mourinho lascia Trigoria dopo l'esoneroProfimedia
L'ex tecnico giallorosso: "Si è visto anche al Milan con Maldini. Per loro è solo business".

"Penso che queste società americane lavorino senza rispettare le persone con cui collaborano. Lo abbiamo visto al Milan con Maldini e oggi a Trigoria con Mourinho. Non c'è sensibilità dalle loro parti, ma solo business. Io invece penso che serva anche rispetto, magari accordandosi prima e separatamente e non con un comunicato e una telefonata".

Intervistato da Sky Sport che gli chiede un commento sull'esonero di José Mourinho, Fabio Capello è duro con la proprietà statunitense della Roma che oggi ha deciso l'allontanamento dello 'Special One'. Secondo Capello, ultimo allenatore a vincere uno scudetto con i giallorossi della capitale (nel 2001), "che qualcosa non funzionasse si capiva dal fatto che non rispondevano alle sue richieste. Lo hanno trattato nella maniera meno rispettosa e parliamo di uno degli allenatori più importanti della storia. È successo anche a me in Russia (dove allenava la nazionale ndr), dove mi avvisarono all'aeroporto".

Il consiglio a De Rossi: modificare ma non rivoluzionare

Ma Capello ora vuole dare un consiglio al nuovo tecnico romanista Daniele De Rossi? " Un consiglio? Quello di studiare ciò che ha fatto Mourinho finora - risponde -, e cercare di portare qualche piccola variante senza rivoluzionare. Altrimenti vai contro una fascia di spogliatoio che non ti seguirebbe". "Come me ha cominciato nella Spal e qualcosa ci accomuna - dice ancora Capello -. Sarà difficile, ma conoscendo l'ambiente romano deve far vedere quanto vale. Da calciatore è stato bravissimo, ora deve farlo vedere da allenatore. Deve lavorare sui giocatori e far vedere che sono una squadra vera, e i tifosi dovranno appoggiare molto più la squadra".

Abodi: "Secondo me c'è altro"

"In questi casi si dice, ne prendo atto". Così il ministro dello Sport Andrea Abodi, parlando con i giornalisti alla Camera ha commentato l'esonero di José Mourinho dalla Roma, e a chi gli domandava se se lo aspettasse ha risposto: "Qualche segnale forse c'era, poi gli americani sono abbastanza netti. Quando si rompe un rapporto di quel tipo... e poi - ha aggiunto - secondo me c'è anche qualcos'altro, oggettivamente".