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Dossieraggi illegali: anche la Roma ha chiesto aiuto agli hacker di Equalize

Diretta
"Cimici" anche al centro sportivo di Trigoria
"Cimici" anche al centro sportivo di TrigoriaBARIS SECKINANADOLU AGENCYAnadolu via AFP
La famiglia Friedkin era convinta di essere spiata

Anche il mondo del calcio italiano si è ritrovato a essere coinvolto nell'inchiesta sui dossieraggi illegali. Secondo quanto rivelato da quotidiano la Repubblica, infatti, la famiglia Friedkin, proprietaria della Roma, ha contattato gli hacker di Equalize, sotto inchiesta a Milano per traffico di informazioni riservate, per fare una bonifica compelta della proprioa sede di Trigoria. 

In un'intercettazione del 26 aprile 2023 (ossia una settimana dopo l'arrivo della manager greca Lina Souloukou nella dirigenza giallorossa), Carmine Gallo (ex poliziotto attualmente ai domiciliari) assicura a Enrico Pazzali (titolare della Equalize) di aver "incontrato il security manager della Roma… mi ha chiesto di alcune bonifiche da fare sia a Trigoria, sia negli uffici della Roma. Un lavoro semplice, da tremila euro. Di margine è poco, però è giusto per entrare per lo meno a far parte…".

I sospetti dei Friedkin

Nella stessa conversazione Gallo racconta che i vertici della sicurezza della Roma si sono attivati su espressa richiesta di Dan Friedkin e di suo figlio Ryan: "Mi ha spiegato lui che la proprietà è americana, sono degli americani i proprietari della società e quindi, quando hanno cambiato un pochettino la sede e tutto e via… tramite, hanno affidato l'incarico a una società e si sono accorti che questa società stessa che doveva fare le bonifiche, loro stessi gli hanno messo qualcosa dentro per dire, abbiamo trovato, mentre in realtà l'hanno fatto per giustificare la loro presenza lì, ecco tutto insomma…".