Derby della Mole, la prima volta di Motta e Vanoli: "Una sfida speciale per tutta la città"
Quello tra Juventus e Torino è statisticamente la stracittadina meno equilibrata di tutta la Serie A. Tuttavia, il Derby della Mole ha un fascino particolare, quello proprio delle sfide tra Davide e Golia, dalle quali, però, è Davide a uscirne più spesso sconfitto e, ciononostante, la passione e il calore della tifoseria granata, ogni volta che si avvicina quella che per loro è la partita più importante dell'anno, cresce a dismisura.
Non a caso, alla vigilia dell'incontro, in programma sabato prossimo allo Stadium, il Toro ha deciso di aprire le porte del Filadelfia al proprio popolo che potrà, così, assistere all'ultimo allenamento, quello in cui Paolo Vanoli scioglierà i suoi ultimi dubbi.
La verità, però, è che quello della formazione titolare non è il maggiore problemi del tecnico granata che, dopo un eccellente avvio di stagione è costretto a fare i conti con una piccola grande crisi che sta rimettendo tutto in discussione.
"Abbiamo perso un po' la sfrontatezza di mentalità, un po' la leggerezza che ci ha permesso soprattutto all'inizio di esprimere qualcosa di importante. Dobbiamo ritrovarla, il periodo è negativo e l'autostima si perde. I momenti negativi, però, devono far diventare ancora più forti", ha ammesso Vanoli alla fine della gara persa contro la Fiorentina.
Alzare la testa e pedalare
C'è da dire che nelle ultime uscite la dea bendata ha voltato le spalle ai granata: "Ogni tiro siamo troppo penalizzati, ma la fortuna si va a cercare", ha assicurato il tecnico del Toro. Un punto di vista ripreso e sviluppato anche dal presidente Urbano Cairo: "A me è sembrato di vedere un Toro che ha giocato un primo tempo equilibrato e che poi, nel secondo tempo, ha dominato completamente. Ricordo che abbiamo preso un palo e ci è stato annullato un gol per mezza spalla".
Ora, però, è arrivato il momento di voltare pagina e non c'è modo migliore di farlo che preparando un derby: "Non penso che servano motivazioni in una partita così importante - ha assicurato Vanoli - . Il derby è la partita. Sappiamo quanto è importante per la nostra gente. Sicuramente dovremo fare una prestazione top, evitando anche piccoli errori. Dobbiamo essere uomini, alzare la testa e pedalare".
Una nuova Juve
Sul fronte opposto, la Juventus si avvicina alla stracittadina con molte più certezze che dubbi. Non che tutto sia andato per il verso giusto alla squadra di Thiago Motta. Tuttavia, non era semplice per il tecnico italobrasiliano stravolgere il modus operandi di una squadra abituata a preoccuparsi, innanzitutto, di non prenderle.
Questo non vuol dire che la Juve di Motta sia una squadra irrazionalmente offensiva. Anzi, considerato l'infortunio di Bremer, le cose migliori, la Vecchia Signora, le ha fatte proprio dalla cintola in giù e, tranne in un paio d'incontri, è riuscita a rimanere ordinata sebbene, nell'ultimo mese, abbia perso leggermente la scia delle prime. Ma nulla è perduto.
"Sono molto soddisfatto anche se noi tutti possiamo dare qualcosa in più. Io per primo. Bisogna crescere anche fuori dal campo, perchè noi dobbiamo fare qualcosa in più per non far sentire l'assenza di Bremer. Dobbiamo continuare così", ha ammesso l'allenatore bianconero alla vigilia del Derby.
Il primo Derby
Sfida col Toro che Motta, come del resto Vanoli, vive accompagnato dalle emozioni proprie della prima volta: "In tutta la città si vive intensamente questa gara, così come la viviamo intensamente anche noi e sono partite belle da giocare, esiste un'atmosfera speciale e le due squadre sono consapevoli dell'importanza: vogliamo portare la sfida dalla nostra parte".
Primo, ma non ultimo. O, quantomeno, questa è la sua intenzione: "Quando ho accettato ho detto che non voglio essere di passaggio, voglio restare tanti anni qui, ma non penso a queste cose. Penso solo al mio quotidiano è quello che voglio fare, voglio fare il meglio che posso e qualcosa in più, quello che arriverà sarò contento e soddisfatto. Siamo sulla strada giusta".