Cioffi: "Guardare la classifica è da perdenti, pensiamo soltanto alla partita"
"Guardare la classifica è da perdenti, avere la condizione di sapere di dove sei è utile, ma pensiamo soltanto alla nostra partita". Lo ha detto Gabriele Cioffi alla vigilia della gara interna con il Bologna, che affronta in piena zona retrocessione in cui, in questo turno, ci saranno due scontri diretti.
"Loro difendono attaccando - ha aggiunto, riferendosi agli avversari di giornata - portando tanta densità davanti; portano corpi oltre la palla ed è la prima squadra in Italia per conduzione. Creano superiorità e così difendono. Ho una grande fiducia nella squadra, ancora non abbiamo espresso il massimo del nostro potenziale. Siamo in grado di ridimensionare tutte le squadre".
"A Torino abbiamo fatto un primo tempo sterile, ma ci stiamo lavorando - ha proseguito il tecnico dei friulani -. In serie A con il possesso si respira e già con il Bologna si vedrà uno step in avanti. A livello mentale tanti giocatori sono pronti, c'è tanta voglia di scrollarsi di dosso questo momento negativo. Con le prestazioni verranno le vittorie".
Un passaggio anche su Samardzic, al centro di nuove voci di mercato, questa volta in arrivo da Napoli: "È un giocatore fortissimo, di talento e completo - ha assicurato Cioffi -. Mi è arrivata all'orecchio che non ho un bel rapporto con lui ma non è vero. Faccio giocare chi sta meglio. La competizione alza il livello. Se arriva una grande squadra che lo compra non sta a me dirgli di restare. Anche Zarraga potrà giocare di più d'ora in avanti".
Circa gli infortunati, Zemura è ancora fuori per la botta rimediata due settimane fa e non sarà della partita nemmeno Pafundi che oggi ha preso una botta fortissima in allenamento. La grande rivoluzione sarà invece in porta: "Ho la fortuna di avere un portiere forte che è ed è stato una colonna portante dell'Udinese ma anche la fortuna di averne altri due a disposizione", ha spiegato il mister dei bianconeri.
"Domani la scelta ricadrà su Okoye, non c'è da crocifiggere nessuno ma reputo il portiere un giocatore ed è il mio dovere scegliere il giocatore più in forma. Colpevoli non ce ne sono ma contano gli episodi, è una scelta tecnica", ha concluso.