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Calhanoglu in questura: "Vedevo gli ultras contro il volere societario, ma senza pressioni"

Hakan Calhanoglu
Hakan CalhanogluPiero CRUCIATTI / AFP
Il centrocampista dell'Inter è stato ascoltato in merito all'inchiesta "Doppia Curva"

"Vedevo gli ultras, ma la società mi aveva detto di non farlo”. Queste le dichiarazioni, secondo l'edizione digitale de La Stampa, rilasciate da Hakan Calhanoglu in questura oggi nel merito dell'udienza per i biglietti ottenuti per gli ultras da parte di membri di Inter e Milan. Il centrocampista turco, ascoltato oggi come teste nell'ambito dell'inchiesta  "Doppia Curva" che due settimane è sfociata nell'arresto di 19 ultras delle due squadre milanesi.

Il turco ha confermato quanto rivelato da Marco Ferdico, uno dei capi della Curva Nord, che aveva detto di averlo incontrato. Ciò nonostante, il calciatore ha negato di essere uscito con lui e la sua famiglia anche perché la società stessa glielo aveva sconsigliato. L'incontro con Ferdico sarebbe stato organizzato fondamentalmente per gratitudine dopo l'esposizione di uno striscione di solidarietà dopo il terremoto avvenuto in Turchia nel febbraio del 2023.

Le parole di Calhanoglu
Le parole di CalhanogluPietro Cruciatti / AFP / Stats Perform

Calha, che ha ammesso anche di aver regalato maglie da gioco da regalare a bambini ricoverati negli ospedali, ma ha assicurato di non aver mai ricevuto pressioni da parte degli ultras. Inoltre, il turco ha riferito di aver saputo chi fosse Antonio Bellocco, altro capo ultras da lui incontrato, soltanto dopo aver visto la sua fotografia in seguito al suo omicidio.