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Cagliari, ecco Luperto: "La presenza di Nicola ha influito, mai avuto tentennamenti"

ANSA
Luperto a Cagliari ritrova Nicola
Luperto a Cagliari ritrova NicolaGABRIELE MALTINTI/Getty Images via AFP
Il nuovo arrivo parla anche della sua esperienza a Napoli: "Posso dire di aver appreso molto da giocatori come Albiol e Koulibaly".

Aspettando Mina, il direttore d'orchestra nella difesa del Cagliari è Sebastiano Luperto. Capitano nell'Empoli, di lui si fidava e si fida Davide Nicola, suo allenatore per la seconda stagione di fila: "Certo - spiega nella sua prima conferenza stampa del Cagliari dal ritiro in Valle D'Aosta - la presenza di Nicola ha influito sul mio passaggio al Cagliari. Ma devo ringraziare anche il direttore sportivo e il presidente che mi hanno fatto capire di volermi a tutti i costi".

Nessun dubbio: "Mai avuto tentennamenti - ha detto - perché Cagliari è una grande piazza: ho giusto avuto bisogno di qualche giorno perché eravamo in vacanza e dovevo parlare di questo trasferimento in famiglia".

L'anno scorso trentotto presenze in trentotto gare: "Penso che il merito sia dei mister che mi hanno fatto scendere in campo, ma anche del lavoro. Sono un maniaco dell'allenamento, curo molto i particolari. E devo dire che questo lavoro è stato finora ripagato".

L'anno scorso Luperto non ha saltato una sola partita in A
L'anno scorso Luperto non ha saltato una sola partita in AFlashscore

Cagliari nel destino: in questi anni ha giocato con Grassi, Vicario, Marin e Walukiewicz: "Mi hanno tutti parlato bene della città e dell'ambiente - ha detto - il gruppo mi ha accolto benissimo: mi sento già uno di loro".

Nicola? "C'è anche il vantaggio di sapere già che cosa chiede il mister. L'intensità è una delle sue prerogative: stiamo lavorando tantissimo per partire bene. D'altra parte senza il lavoro non si va da nessuna parte".

Il ruolo in difesa? "Dovrei partire da 'braccetto' - ha spiegato - ma sono preparato a farmi trovare pronto, se dovesse essere necessario, anche da centrale".

Una carriera intensa e piena di maestri, soprattutto a Napoli: "Lì c'erano tanti campioni - ha ricordato - ma, prendendo come punto di riferimento il mio ruolo, posso dire di aver appreso molto da giocatori come Albiol e Koulibaly"