Allegri: "Inter costruita per vincere", poi fa la conta degli uomini per Genova: "Rabiot e Weah ok, Kean out"
"Era difficile immaginarsi questa classifica, ma l'Inter resta la favorita per lo scudetto: sono stati costruiti per vincere, anche Zhang alla cena di Natale ha detto di volere la seconda stella": così il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, sul duello con i nerazzurri per la vetta della classifica.
"Noi dobbiamo fare un passetto alla volta senza perdere l'equilibrio e con i piedi per terra, il nostro è un percorso diverso ma sono contento della crescita dei miei ragazzi e siamo partiti consci dei nostri limiti - aggiunge l'allenatore bianconero - e adesso abbiamo quattro gare per chiudere l'andata: poi faremo le valutazioni, l'obiettivo è fare più punti possibile per restare tra i primi quattro posti per la qualificazione in Champions".
Rabiot e Weah disponibili per Genova, Kean fuori per un mesetto
"Rabiot sta bene e ha recuperato, per la trasferta di Genova ci sarà anche Weah": così il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, sulla situazione in infermeria in vista della gara contro i rossoblu. "Kean, invece, si dovrà fermare per tre o quattro settimane - continua l'allenatore - perché si è stato bravo ad allenarsi con il dolore alla tibia ma adesso è arrivato il momento di uno stop. Con Kean fermo per un mese, Yildiz sicuramente avrà più spazio. Sta crescendo così come stanno crescendo altri ragazzi. Anche Miretti sta bene, le ultime esclusioni sono state scelte tecniche ma è un giocatore importante per noi". De Sciglio? È sempre più vicino a riaggregarsi al gruppo".
Quota scudetto a 90-92, Champions a a 72
Come al solito, Allegri si sbilancia anche sui punti che serviranno per vincere lo scudetto e per andare in Champions, aggiornando le sue previsioni: "La quota dei punti che serviranno per vincere lo scudetto è rimasta invariato rispetto a quello che pensavo a inizio stagione, dicevo 86-90 magari è salita a 90-92 ora". Si è abbassata invece quella per la Champions: "Pensavo fosse a 76 punti, ora direi a 72". Poi, una battuta sul suo futuro: "Non sono stanco. La Juve ha e ha avuto sempre dei grandi dirigenti, quando una società è strutturata bene poi dà forza alla squadra, nei 100 anni di proprietà Agnelli è sempre stato così."