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Mourinho: "Se giocavo come la Lazio mi uccidevano"

José Mourinho
José MourinhoProfimedia
L'allenatore portoghese della Roma punta il dito contro gli storici rivali nella conferenza stampa pre Sassuolo

José Mourinho (59) non è mai banale quando deve esprimere il suo parere al pubblico. L'allenatore della Roma, che domani affronta il Sassuolo, è tornato sulla sconfitta nel derby contro la Lazio, una ferita ancora aperta: "Piangono tanti allenatori, oggi piango un po' anche io. In casa ci sono tre partite nelle quali non abbiamo segnato: Napoli, Atalanta e Lazio. Tre partite senza il nostro giocatore più creativo, senza quello che apre un blocco compatto e l'Atalanta ha giocato chiusa così. Non parliamo della Lazio, che se avessi vinto io una gara così come l'ha vinta Sarri mi avrebbero ucciso".

Ospite della squadra emiliana nella penultima partita prima della pausa per i Mondiali, il lusitano cerca lo scatto finale per non restare troppo lontano dalle zone alte della classifica di Serie A. Mourinho ha anche ribadito che la squadra di adesso è limitata dai tanti infortuni, specialmente dei giocatori acquistati in estate, nonché del capitano Lorenzo Pellegrini (26), indisponibile per due settimane: "La squadra è la stessa dello scorso anno, con Camara nella posizione di Mkhitaryan. Questo significa che il bel 'mercatino' che abbiamo fatto con tanta dedizione e sacrificio non sta giocando. Oggi però abbiamo gli stessi punti dello scorso anno dopo 15 giornate, quindi se facciamo dei punti nelle prossime due gare avremo fatto il nostro lavoro nonostante le difficoltà". 

Contro il Sassuolo Mou cerca dunque la svolta per poter chiudere al meglio l'anno, facendo in parte autocritica per quanto realizzato finora:" Saremmo dovuti migliorare sotto l'aspetto dell'accettazione di una sfida diversa rispetto allo scorso anno. Nella crescita della mentalità e della responsabilità, nel non essere soddisfatti di quello che si è raggiunto".