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Il Manchester City è in un "buco nero": a Lisbona il terzo ko di fila che preoccupa Guardiola

ANSA
Haaland e Gundogan
Haaland e GundoganJOSE MANUEL ALVAREZ REY/NurPhoto/NurPhoto via AFP
Dopo Tottenham in Coppa di Lega e Bournemouth in campionato, è stato lo Sporting ad infliggere una sconfitta ai Citizens. Parziale alibi quello degli infortuni.

Tre sconfitte consecutive, come solo un'altra volta era capitato nell'era Guardiola, e ieri sera la scoppola subita a Lisbona, al cospetto del prossimo manager dei cugini dello United, il tecnico Amorim: in Inghilterra ci si chiede se l'ultima settimana abbia inaugurato la crisi del Manchester City.

Prima l'uscita prematura dalla Coppa di Lega per mano del Tottenham, nel fine settimana la battuta d'arresto (la prima in Premier League) sul campo del Bournemouth, ieri sera il poker subito dallo Sporting Lisbona.

Era dal 2020 che il City non subiva una sconfitta così pesante da indurre Bernardo Silva, uno dei senatori della squadra, a dire che i Citizens si trovano in un "buco nero".

"Siamo tutti delusi perché ci troviamo in un buco nero - le parole del portoghese -. Anche quando giochiamo bene, non sfruttiamo le nostre occasioni, mentre ne concediamo troppo facilmente. Dobbiamo migliorare molto velocemente, altrimenti sarà molto difficile recuperare. È difficile trovare le ragioni per quello che ci sta succedendo. Sembra proprio che in questo momento stiamo andando nella direzione sbagliata".

In Champions si va a rilento

Se in campionato la strada è ancora lunga, e comunque il City resta secondo a ridosso della capolista Liverpool, è in Champions League che la situazione appare più complicata, dal momento che ha raccolto solo 7 punti nelle prime quattro giornate. Non abbastanza, almeno finora, per blindare un posto tra le prime otto che si garantiscono un biglietto per gli ottavi senza passare dagli spareggi.

E con quello di Lisbona sono 3 ko di fila
E con quello di Lisbona sono 3 ko di filaFlashscore

Il peso degli infortuni

A parziale giustificazione dei campioni d'Inghilterra, la sfilza impressionante di infortuni che hanno decimato la squadra, privata non solo del neo-Pallone d'Oro Rodri, ma anche di Ruben Dias, John Stones, Jack Grealish. In più, Kevin De Bruyne è tornato a disposizione allo stadio José Alvalade, ma solo per pochi minuti, mentre Erling Haaland (un rigore sprecato, e troppe occasioni mancate nella prima frazione) sta attraversando un momento di scarsa forma.

La versione di Guardiola

Ma a fine gara, Pep Guardiola ha scacciato alibi o giustificazioni, sforzandosi di restituire fiducia ad una squadra che in questo momento ne difetta come mai. "Non sono d'accordo con Bernardo perché a Bournemouth abbiamo giocato malissimo, mentre contro lo Sporting abbiamo fatto una buona gara, disputando un primo tempo fantastico. Il problema è che ora facciamo fatica a segnare, creiamo ma concediamo troppo. In Champions, poi, devi essere molto forte mentalmente, e adesso non lo siamo".

Quindi una frecciata ai critici, che - agli occhi di Guardiola - nel tempo hanno dato troppo per scontato i successi in serie dei Citizens. "Questo è il calcio. Forse quello che abbiamo vissuto in passato è un'eccezione. A volte si può perdere. Questo è un momento difficile in termini di risultati, ma voglio essere qui, voglio lottare e non mollare. Mi piace la sfida che ci attende".