Rapinoe si ritira, una dell'icone del calcio femminile mondiale insegue l'ultimo trofeo
Megan Rapinoe insegue l'ultimo trofeo della sua carriera. La stella del calcio femminile americano scende in campo domani con l'Ol Reign per le semifinali del campionato Usa.
A San Diego per la giocatrice 38enne, che aveva già salutato la nazionale a stelle e strisce a fine settembre (203 presenze e 63 gol), potrebbe disputare l'ultima partita della sua carriera in caso di eliminazione. Se invece riuscirà a battere la San Diego Wave, Rapinoe giocherà un ultimo incontro con la finale del campionato, in programma sempre a San Diego, l'11 novembre.
Rapinoe ha concluso la stagione con il suo club OL Reign di Seattle, che si è qualificato agli spareggi proprio grazie alla doppietta dell'ex campionessa del mondo, raggiungendo i quarti di finale battendo l'Angel City FC (Los Angeles) due settimane fa.
Ora contro il San Diego, la migliore squadra della stagione regolare della NWSL, serve l'impresa: ma Seattle confida proprio nel talento di Rapinoe per battere le californiane, come avvenuto nell'ultimo confronto lo scorso aprile. Rapinoe ritrova tra le sue avversarie un'altra stella del calcio statunitense, Alex Morgan, con cui ha giocato quattro Mondiali (con i trionfi nel 2015 e 2019).
La campionessa Usa invece non ha mai vinto le NWSL, competizione nata nel 2013, e vanta due sconfitte in finale (2014 e 2015). La fama di Rapinoe però va ben oltre il campo da gioco: l'attaccante è sempre stata infatti in prima linea nella lotta per i diritti LGBT+.
Ha innescato la protesta degli sportivi contro la violenza della polizia nei confronti dei neri inginocchiandosi durante l'inno americano nel 2016, quando il gesto non era ancora diventato un simbolo globale. E ha lottato con successo affinché venisse sancita la parità di trattamento salariale tra uomini e donne all'interno del Team USA.