Qualificazioni Mondiali 2026: il Brasile non va oltre il pareggio per 1-1 con l'Uruguay
Giocando in casa e cercando una vittoria che gli permettesse di superare l'Uruguay in classifica e di portarsi al secondo posto, il Brasile ha dominato fin dall'inizio, ma ha mostrato ancora una volta la sua mancanza di idee negli ultimi metri.
Gli uruguaiani hanno mostrato ancora una volta una difesa solida e ordinata, aiutata dal buon lavoro a centrocampo di Matias Ugarte, Federico Valverde e Rodrigo Bentancur, che non hanno permesso alla squadra di casa di avere la fluidità di gioco necessaria per creare pericoli.
La prova migliore è stata che il Brasile è riuscito a malapena a creare una palla gol per la prima volta nei minuti di recupero del primo tempo, con un colpo di testa di Igor Jesus parato da Sergio Rochet.
Con Vinicius ancora una volta inoperoso a sinistra, e anche quando è riuscito ad accentrarsi, il Brasile si è affidato al giovane Savinho a destra, anche se nemmeno l'ala del Manchester City ha avuto una serata brillante.
L'Uruguay, invece, con movimenti ben combinati e rapidi contropiedi, è rimasto bene in campo e ha minacciato i padroni di casa con movimenti sulle fasce, ma senza riuscire a trovare l'attaccante Darwin Nunez all'interno dell'area di rigore.
Nel secondo tempo, la Seleçao sembra avere una marcia in più per cercare di aprire le marcature e ha due occasioni nei minuti iniziali, con Savinho e Vinicius che si lanciano in velocità, ma i loro tiri finiscono di poco a lato del palo.
Uruguay in vantaggio
L'Uruguay, invece, non sbaglia la prima occasione dopo l'intervallo e passa in vantaggio con un gran tiro di Valverde dalla distanza su cui Ederson non può nulla.
Dorival Junior inserisce subito gli attaccanti Luiz Henrique e Gabriel Martinelli al posto dell'attaccante Igor Jesus e del terzino Abner.
Senza molte idee, ma contro un avversario già soddisfatto del risultato, il Brasile ha raggiunto l'Uruguay poco dopo l'ora di gioco, quando Marcelo Saracchi ha respinto un cross di Raphinha sulla sinistra e Gerson, attentissimo, ha schiacciato a rete dal limite dell'area senza lasciar cadere il pallone per il definitivo 1-1.
Nei minuti finali, la squadra di casa ha cercato disperatamente di trovare un secondo gol con Vinicius e il giovane Estevao, ma ancora una volta la mancanza di idee per creare gioco e trovare una via d'accesso alla difesa della Celeste è stata evidente.
Il pareggio frustra una squadra che il mese scorso aveva ottenuto due vittorie contro Cile e Perù, ma che chiude il 2024 con i deludenti pareggi contro Venezuela e Uruguay e che attende il ritorno nel 2025 del suo capocannoniere Neymar.
Dal canto suo, la Celeste di Marcelo Bielsa si è lasciata alle spalle la crisi di risultati post Coppa America e ha salutato il 2024 battendo la Colombia in casa e ottenendo un pareggio in Brasile.
Dorival: "L'evoluzione è in corso"
"Il lavoro è fatto, lo facciamo. Nessuno esce da un processo di cambiamento, che consiste praticamente nell'imparare a conoscere una nuova casa da zero, fino ad una percentuale soddisfacente. E quello che vedo è che le cose avanzano. Cambiano, anche se a volte la gente non vuole vederlo. Ma l'evoluzione è in corso. Arriva, si fa".
Dorival Junior, allenatore del Brasile, cerca di mettere a tacere i malumori dopo il pareggio casalingo per 1-1 dei verdeoro contro l'Uruguay nel girone di qualificazione per i Mondiali 2026.
"In Brasile siamo attenti ai risultati. È la realtà. Io, più di chiunque altro, lo so perché in tutti i club dove ho allenato, ho vissuto per i risultati. Grazie a Dio, ho sempre avuto qualcosa di buono. Nella maggior parte dei club che ho frequentato durante la mia carriera, penso di aver mantenuto le mie promesse perché si sono fidati di me, hanno creduto in me e allo stesso tempo, ho ricambiato ottenendo risultati", sembra difendersi l'allenatore.
"Sono convinto che siamo ancora su una strada promettente e che i risultati saranno ancora migliori nei momenti in cui ne avremo bisogno ancora di più, dove saranno decisivi e definitivi", conclude il tecnico.