Arrivanfo ai quarti di finale, la Spagna era già entrata nella storia. E già, perché mai, nelle due precedenti partecipazioni (2015 e 2019), la Roja era andata oltre gli ottavi. I quarti erano così l'obiettivo minimo che si poteva chiedere a una squadra con diverse campionesse d'Europa in rosa. Lasciata alle spalle la pressione, la speranza diventava così quella di entrare in semifinale.
Dai Paesi Bassi, le spagnole si aspettavano molte più difficoltà di quelle avute contro la Svizzera, sebbene le olandesi ci abbiano messo un bel po' a confermarlo. All'inizio, Esther González e Alba Redondo sono state le principali protagoniste in attacco e hanno persino realizzato quello che sembrava il vantaggio dell'1-0 annullato, però, per fuorigioco. La prima ha realizzato un bel uno-due senza esito con Jenni Hermoso, mentre la seconda ha colpito due volte il palo prima che Daphne van Domselaar ci mettesse le mani.
Voglia di vincere
L'Olanda si è trovata di fronte un vero e proprio rullo compressore riuscendo ad avvicinarsi con molta difficoltà alla porta difesa da Cata Coll. Chiaramente superiori dal punto di vista fisico, sono state sopraffatte dall'assalto di una squadra che sembrava fare tesoro di quanto fatto nella partita precedente. L'approccio spagnolo ha dato ancora una volta i suoi frutti e mancava solo il successo di qualche giorno prima.
La Roja, che si è presentata con un solo cambio (Mariona Caldentey per Salma Paralluelo) si è affidata ancora una volta alle magie di una Aitana Bonmatí che, però, questa volta era molto meno ispirata. Nonostante il numero di falli delle spagnole sia stato molto più basso di quello commesso dalle olandesi (7 contro 22), il primo cartellino giallo è andato a Oihane Hernández che, diffidata, si perderà la semifinale.
Un'onda anomala di emozioni
La prima emozione vera arriva quando Stéphanie Frappart ammutolisce lo stadio (32.021 spettatori) indicando il dischetto per un fallo inesistente di Irene Paredes sulla juventina Lineth Beerensteyn. L'arbitro, però, è stata costretta dal Var a cambiare la sua decisione. A colpire per prima è, così, la Spagna con Mariona Caldentey all'81'.
Mancano ancora nove minuti (al netto dei 12, poi, aggiunti dalla direttrice di gara), troppi per cantare la vittoria. Le ragazze di Andries Jonker, infatti, si buttano in attacco affidandosi a Beerensteyn. A segnare la rete del pareggio, però, è Van der Gragt restituendo al proprio Paese, in pieno recupero, il sogno di potersi qualificare per le semifinali.
Salma scrive la storia
Nei tempi supplementari, il ct spagnolo Jorge Vida, decide di affidarsi a Eva Navarro e Alexia Putellas chiamate a dare nuova linfa alla nazionale. Cambi azzeccati. La giocatrice dell'Atleti ha, infatti, dato quella scintilla che mancava mentre la culé ha dato un po' di magia e la pausa necessaria. Ciononostante, il risultato restava quello di parità e, anzi, ad avere due occasioni d'oro era proprio l'attaccante olandese della Juventus. Tutto vano. A centrare il bersaglio è stata, infatti, Salma. Mancavano di nuovo 9 minuti alla fine, ma questa volta la Spagna è risucita a difendere fino alla fine il vantaggio.
Giocatore Flashscore della partita: Salma Paralluelo.