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Giroud ricorda il suo arrivo al Milan: "Ibra mi disse 'qui c'è solo un re, e sono io'"

Diretta
Olivier Giroud
Olivier GiroudAFP
Per l'attaccante francese "La MLS non è l'Europa, ma è un campionato competitivo"

Olivier Giroud è pronto a un altro salto in carriera. E stavolta oltreoceano. Il suo passaggio dal Milan ai Los Angeles Fc riempie il calcio nordamericano di un'altra stella, oltre che di un campione del mondo. Vincitore dei Mondiali nel 2018 in Russia con la Francia, il 37enne ha lasciato la Lombardia per la California, volendo misurarsi in un campionato che, secondo lui, "Non è l'Europa ma è comunque competitivo". In una lunghissima intervista a l'Équipe, il più grande bomber di sempre dei Bleus ricorda anche il suo periodo in rossonero.

Le statistiche annuali di Giroud
Le statistiche annuali di GiroudFlashscore

L'incontro con Zlatan

Dopo aver ribadito di essere fiero di aver lasciato il Milan con la sua migliore statistica stagionale in Italia, ossia di 14 reti e otto assist, il centravanti francese ricorda come fu il suo arrivo in rossonero nell'estate del 2021. E nella sua memoria rimane impresso il primo incontro con Zlatan Ibrahimovic, allora compagno di squadra: "Mi aveva accolto al Milan con una frase choc, come un monito: "C'è un solo re a Milano e sono io!". Abbiamo avuto un rapporto molto bello. Ha elogiato il fatto che ho vinto tutto, che ero un concorrente. Da qui questo rispetto reciproco. Abbiamo vissuto insieme momenti straordinari, come questo titolo di campione italiano nel 2022. Come lui, sono stato a modo mio un leader. Non ho l'abitudine di abbaiare. Cerco di parlare in modo puntuale e pertinente. E come dice Zlatan: “Spesso è proprio chi non dice nulla il più pericoloso”.