Nonostante sia ancora imbattuto, Marcelino García Toral si è dimesso dal suo incarico all'Olympique de Marseille dopo appena tre mesi. La scelta dell'asturiano è stata convulsa, ma comunque azzeccata, perché non ha avuto il tempo di perfezionare il suo sistema e il suo metodo, nonostante l'OM sia il club che ha subito il maggior numero di tiri nei cinque campionati maggiori nei primi cinque turni di campionato (101 volte, a pari merito con il Tottenham).

Ma al di là dell'aspetto tattico, è stato soprattutto l'addio di 4 dirigenti dell'OM, tra cui Pablo Longoria, a convincerlo a lasciare la Canebière. Come era successo all'Athletic, se ne va con il gruppo dirigente che lo ha reclutato.

Il club ha rilasciato un comunicato poco dopo le 14 di oggi per annunciare le sue dimissioni:

"Facendo seguito al comunicato pubblicato ieri sera in merito alla squadra dirigenziale, l'Olympique de Marseille ritiene che gli eventi del 18 settembre non consentano a Marcelino e al suo staff tecnico di svolgere in buone condizioni il ruolo per il quale sono stati assunti.

Come conseguenza di questa situazione deplorevole, Marcelino e il suo staff non continueranno la loro missione all'Olympique de Marseille.

Alla luce di questa situazione, l'intera società è estremamente dispiaciuta di dover affrontare la partenza di un allenatore e di uno staff tecnico, che sono arrivati a Marsiglia solo il 23 giugno e che si sono impegnati a fondo per il club, per motivi non sportivi".

Il membro dello staff e interprete Pancho Abardonado e il direttore sportivo David Friio saranno in panchina ad Amsterdam contro l'Ajax giovedì sera (ore 21). Al momento è difficile prevedere quanto tempo resteranno ad interim, visto che Frank McCourt dovrà rivedere praticamente l'intera struttura organizzativa.