Ora è anche ufficiale: è divorzio tra il Psg e Christophe Galtier. Dopo un anno sulla panchina dei parigini, il tecnico lascia il suo incarico a seguito del fallimento in Champions.
La notizia dell'accordo col club parigino per la rescissione arriva nei giorni delle polemiche per l'arresto con accusa di discriminazione razziale. Secondo fonti del club, citate dall'Afp, in giornata sarà annunciato come nuovo tecnico Luis Enrique.
Galtier aveva ancora un anno di contratto, ma la sua partenza dal club di proprietà del Qatar era attesa fin dalla fine dell'ultima stagione di Ligue 1, all'inizio di giugno.
"Il Paris Saint-Germain e Christophe Galtier hanno deciso di rescindere il suo contratto come allenatore della prima squadra", ha annunciato il club in un comunicato.
"Tutti al Paris Saint-Germain ringraziano Christophe Galtier, così come i suoi assistenti Thierry Oleksiak e Joao Sacramento, per la loro professionalità e il loro impegno nel corso della stagione, e augurano loro il meglio per le loro future carriere".
Arriva Lucho
Il PSG ha convocato una conferenza stampa al campo di allenamento per mercoledì, quando Luis Enrique sarà presentato come nuovo allenatore in sostituzione di Galtier.
Il 56enne ex allenatore di Saint-Etienne, Lille e Nizza è stato nominato un anno fa e ha portato il PSG all'11° titolo francese.
Tuttavia, il PSG ha chiuso con un solo punto di vantaggio sul Lens, secondo classificato, dopo aver perso sette partite dopo la fine dell'anno.
Il successo in campionato è stato anche oscurato da una deludente uscita dalla Champions League negli ultimi 16 contro il Bayern Monaco.
Il PSG è uscito dalla Coppa di Francia nella stessa fase contro il Marsiglia e Galtier è il settimo allenatore a lasciare il club dall'acquisizione da parte del Qatar nel 2011.
Razzismo
Le ultime settimane del regno di Galtier sono state funestate dalle accuse di aver fatto commenti razzisti sui giocatori durante il suo precedente incarico al Nizza.
Galtier ha negato con forza le accuse, ma sarà processato a dicembre con l'accusa di "molestie morali e discriminazione sulla base dell'effettiva o presunta appartenenza o meno a un particolare gruppo etnico, nazione, presunta razza o religione", secondo i procuratori di Nizza.
I reati sono punibili con tre anni di reclusione e una multa di 45.000 euro.