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Il miracolo di Lione conferma lo strepitoso inizio di De Zerbi col Marsiglia

Antonio Moschella
De Zerbi e i giocatori esultano dopo il gol di Rowe
De Zerbi e i giocatori esultano dopo il gol di RoweNathan Barange / DPPI via AFP
Sotto di un uomo al quinto minuto nel derby 'Olimpico', la squadra del tecnico bresciano ha reagito e tenuto botta, fino a vincere nel finale dopo 90 minuti in dieci contro undici. Uno scatto d'orgoglio proprio di un visionario

È presto per parlare di corsa al titolo, sia chiaro. Eppure, il salto quantico effettuato ieri sera dal Marsiglia in casa del Lione ha fatto capire a tutta la Francia che, almeno per ora, la squadra allenata da Roberto De Zerbi può effettivamente dare fastidio nel lungo termine. Il campionato di Ligue 1 orfano del capocannoniere delle ultime sei edizioni, quel Kylian Mbappé che ha lasciato il Psg per il Real Madrid, vede sempre i parigini come i più forti e solidi in assoluto, ma non così straripanti.

Perché il più grande bomber della storia del club della capitale era un differenziale gigante, ma adesso non fa più paura. E, perché sia il Monaco sia l'OM stanno dimostrando di poter reggere il passo. Ma il trionfo firmato ieri sera dalla squadra dell'allenatore bresciano al Groupama Stadium ha qualcosa di speciale. E non solo perché arrivato dopo una partita giocata per 92 minuti su 97 in inferiorità numerica per le due ammonizioni comminate a Balerdi nei primi cinque giri di lancetta.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchFlashscore / Enetpulse

L'indomabile Rulli e i cambi

A risultare chiave nella gestione della partita, sempre molto sentita, è stata la scelta di De Zerbi di dare spazio a Rongier, un mediano capace anche di fare il terzino, per il trequartista Harit. Quasi abiurando la sua fede offensiva, il bresciano ha capito come limitare i danni, e poi è stato assistito dal portiere Geronimo Rulli, capace di parare un rigore a Lacazette prima dell'intervallo. Il secondo penalty disinnescato in questo inizio di stagione dall'argentino, già diventato fondamentale per l'OM, ha confermato la grande decisione di De Zerbi di puntare su di lui, cambiando lo status quo che vedeva Pau Lopez titolare inamovibile fino allo scorso anno.

Dopo l'intervallo, l'allenatore italiano ha deciso di sconfessare una scelta di mercato della dirigenza, facendo sedere in panchina l'attaccante Wahi per inserire un esterno a tutta gamba, quel Pol Lirola che nella scorsa finestra di mercato è stato più vicino ad andar via che a restare. E che è diventato poi l'eroe improvvisato segnando il gol del pari e fornendo un assist al difensore subentrato Ulises Garcia, un altro dei possibili epurati estivi che invece è rimasto al Vélodrome. 

Convinzione

La vera rivoluzione, tuttavia, è stata fatta nella testa dei giocatori. Perché dopo aver lottato per quasi 90 minuti con un giocatore in meno, gli uomini di De Zerbi non hanno tirato i remi in barca neanche quando al 93esimo si sono visti raggiunti da una magia di Cherki. Un gruppo normale, si sarebbe rassegnato a ottenere un punto, ringraziando anche per come era riuscito a portarlo a casa. I dieci ragazzi di Roberto, invece, ci hanno creduto fino alla fine, e il gol del 2-3 definitivo firmato da Rowe, messo in campo un quarto d'ora prima al posto di un apparentemente insostituibile Greenwood, ha confermato come ieri sera ogni puntata dell'allenatore italiano sia stata agli atti eccezionalmente concreta.

La convinzione nei propri mezzi, per alcuni la follia, è stata la carta vincente di questo Marsiglia che a oggi vanta gli stessi punti di Monaco e Psg, 13, in cima alla classifica del campionato francese. Al di là della possibile prevedibilità o meno di questa situazione, quanto sorprende davvero di questo OM è la sua capacità di adattarsi alle esigenze del momento e di rispondere presente. Il tutto, sempre all'attacco, come il convinto zemaniano De Zerbi vede il calcio. Per molti filosofo, il bresciano sta dimostrando in una grande piazza quanto la fede nel proprio credo possa trovare sbocco in un exploit da autentico visionario.