Vinicius Jr sa già cosa significa far parte dell'élite del calcio. A meno di 25 anni, l'attaccante brasiliano ha vinto due Champions League (segnando in entrambe le finali disputate), la Liga, la Coppa del Mondo per Club, la Supercoppa Europea, la Supercoppa di Spagna e la Copa del Rey. Ha vinto inoltre tutti i titoli possibili con il Real Madrid, del quale veste il mitico 7 di uno dei suoi idoli, Cristiano Ronaldo.
Tuttavia, da un'altra prospettiva, ha visto anche il lato negativo che genera tanta fama, prestigio, riconoscimento e invidia. Il brasiliano è stato infatti vittima di offese riguardo il suo colore della pelle. È successo al Metropolitano, durante un derby madrileno e al Mestalla, contro il Valencia, in uno degli episodi più memorabili e in altre occasioni in cui Vinicius Jr si è trovato spaesato di fronte a una situazione extrasportiva che non dovrebbe verificarsi.
Per questo motivo, il brasiliano ha fatto capire di poter proporre un'altra sede del Mondiale 2030 se le cose non dovessero cambiare in una controversa intervista rivelata dall'emittente statunitense CNN.: "Spero che la Spagna possa evolversi e capire quanto sia grave insultare qualcuno per il colore della sua pelle. Fino al 2030 abbiamo un ampio margine di evoluzione. Spero che si finisca col comprendere quanto sia grave insultare qualcuno per il colore della sua pelle, perché se nel 2030 le cose non si evolveranno, penso che dovremo cambiare paese ospitante".
Poi, ha concluso: "Se il giocatore non si sente a suo agio e non si sente sicuro a giocare in un paese dove può essere vittima di razzismo, finirebbe tutto con l'essere un po' complicato".