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Liga: il Grande Real di Carletto

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Carlo Ancelotti al Camp Nou
Carlo Ancelotti al Camp NouAFP
Il poker rifilato alla capolista della Liga, più che rimpianti sull'altalenante traiettoria in campionato rappresenta un'incredibile iniezione di fiducia in vista non solo della finale di Copa del Rey, ma anche e soprattutto pensando a quello che potrebbe succedere nella massima competizione continentale nei prossimi due mesi

Quello che più stupisce è la normalità con cui riesce continuamente a stupire. Senza alzare mai la voce o chiedere i riflettori per sé. Un atteggiamento umile che, probabilmente, ha portato Carlo Ancelotti a essere sottovalutato dagli osservatori ma che, senza ombra di dubbio, gli ha permesso di conquistare tutti i propri calciatori a tal punto che i brasiliani del Real Madrid lo vorrebbero sulla panchina della Seleçao e non si fanno problemi a dirlo.

Perché anche in panchina, proprio come succede in campo, il fuoriclasse è quel giocatore o allenatore in grado di far diventare semplici le cose difficili e di rendere migliori tutti gli altri. E sotto questo aspetto, la mano di Carletto è evidente. Non potendo competere con sceicchi e magnati - vedi caso Mbappé - Florentino Pérez gli ha messo a disposizione una rosa fatta da grandi, grandissimi senatori e da giovani promesse.

Ebbene, il tecnico emiliano ha fatto di necessità virtù, vincendo la più incredibile delle Champions League con l'aiuto di tutti. Basti ricordare che Modric, Kroos e Casemiro erano tutti e tre in panchina durante i tempi supplementari della semifinale vinta l'anno scorso contro il Manchester City.

Era dal 1963 che il Real non vinceva con tre o più gol di scarto al Camp Nou contro il Barcellona. Il poker rifilato alla capolista della Liga, più che rimpianti sull'altalenante traiettoria in campionato rappresenta un'incredibile iniezione di fiducia in vista non solo della finale di Copa del Rey, ma anche e soprattutto pensando a quello che potrebbe succedere nella massima competizione continentale nei prossimi due mesi quando il Real di Ancelotti potrebbe diventare il Grande Real di Ancelotti.