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Parigi 2024, al via i Giochi Olimpici con il calcio: 10 gli "italiani" in campo: il programma

Il laziale Diego González in azione con la maglia del Paraguay
Il laziale Diego González in azione con la maglia del ParaguayJUAN BARRETO / AFP
Come da tradizione, sarà il calcio ad aprire i Giochi perché le partite della prima giornata della fase a gironi sono in programma domani, con un calendario già fitto.

La cerimonia di apertura di Parigi 2024 è in programma venerdì, ma l'Olimpiade nella capitale francese comincia prima. Infatti, come da tradizione, sarà il calcio ad aprire i Giochi perché le partite della prima giornata della fase a gironi sono in programma domani, con un calendario già fitto.

Peccato solo che non ci siano le tante stelle che avrebbero voluto partecipare ai Giochi parigini, ma che poi, per infortunio o mancato permesso dei rispettivi club, hanno dovuto rinunciare. Così niente Mbappé, Griezmann, Messi, Di Maria, Lamine Yamal e Nico Williams, e pure niente Brasile, che ha conquistato l'oro nelle ultime due edizioni, a Rio e a Tokyo, ma questa volta non si è qualificato, a beneficio del Paraguay del talento Diego Gonzalez.

Gli "italiani"

Curioso il caso di questo calciatore, perché a livello di under 23 fa la differenza ma ancora non ha mai giocato nella prima squadra della Lazio, destino che lo accomuna agli altri due 'italiani' Coli Saco (Mali) del Napoli e Henry Camara (Guinea) dell'Atalanta.

A rappresentare la Serie A a Parigi 2024 ci saranno anche gli statunitensi Busio e Tessmann del Venezia, l'argentino Beltran della Fiorentina, il marocchino El Azzouzi e lo spagnolo Juan Miranda del Bologna assieme al connazionale Bernabé del Parma e il capitano dell'Uzbekistan, quello Shomurodov che la Roma ha rimesso sul mercato. 

Torneo minore?

L'elenco delle stelle che avevano espresso il desiderio di partecipare ai Giochi di Parigi è lungo, ma alla fine nessuno di loro metterà piede sul prato di uno dei sette stadi del paese per questo torneo olimpico che terminerà il 9 agosto.

Così il calcio maschile dei Giochi, a cui prendono le under 23 più tre fuoriquota rischia di svolgersi in anonimato, 'oscurato' da sport olimpici tradizionali, come l'atletica, il nuoto, il pugilato o il judo, e dagli altri sport di squadra come il basket con il 'Dream Team' degli Usa e la Francia di Victor Wembanyama.

E anche dal torneo di calcio femminile, dove le stelle non mancano, visto che le donne partecipano con le nazionali maggiori, così la Spagna, ad esempio, ha le sue campionesse del mondo (compresa Jenni Hermoso, la giocatrice del 'bacio rubato') e il Brasile schiera Marta, alla sua sesta Olimpiade.

Il programma

Domani, alle 15 a St. Etienne, c'è subito uno stuzzicante Argentina-Marocco, in cui l'Albiceleste del ct Javier Mascherano schiererà quattro campioni del mondo: il portiere Geronimo Rulli, che in Qatar era il 'dodicesimo', l'esperto difensore centrale Nicolás Otamendi (36 anni), il futuro trequartista del Lione Thiago Almada e l'attaccante del Manchester City Julian Alvarez.

Il Marocco, invece, è riuscito a convincere il Paris SG a mettere a disposizione l'ex interista Achraf Hakimi come fuoriquota. Sempre domani alle 15 si giocherà al Parco dei Principi Spagna-Uzbekistan, con in campo i neocampioni d'Europa Fermìn e Alex Baena, mentre in serata, alle 21, lo stadio del Psg ospiterà un'altra partita, Mali-Israele per la quale è previsto un ingente schieramento di forze di sicurezza per motivi facilmente comprensibili.

A Lione (calcio d'inizio alle 19) fari puntati su Iraq-Ucraina, sfida dai connotati non solo calcistici. La Francia, allenata da Thierry Henry dal quale i suoi connazionali si aspettano l'oro (i Bleus finora lo hanno vinto solo a Los Angeles 1984) esordirà invece, sempre domani, alle 21 al Velodrome di Marsiglia contro gli Usa affidandosi alle dote realizzative del suo fuoriquota Alexandre Lacazette.

Qualche ora prima (16.30 allo Stade de France) scenderà in campo anche la Francia della superstar Antoine Dupont nel Rugby a Sette, l'altra disciplina che anticipa l'inizio dei Giochi. E anche qui, in nome della 'Grandeur', per la squadra di casa c'è l'obbligo di salire sul gradino più alto del podio, Fiji e Nuova Zelanda permettendo