"È giusto che l'Italia sia favorita sabato, ma il calcio è pazzesco: può succedere di tutto". Così il commissario tecnico dell'Albania Sylvinho, in un'intervista al Corriere della Sera, ha parlato dello scontro tra la sua nazionale e l'Italia di Luciano Spalletti. Uno scontro che vede i balcanici nel ruolo di underdog.
L'allenatore brasiliano, che ha alle spalle una traiettoria in Italia come secondo di Roberto Mancini all'Inter, ha ricordato il suo amico: "Al sorteggio ho pensato: 'Menomale che non c’è più lui in panchina... Giocarci contro sarebbe stato strano. Per noi sarà comunque durissima: da brasiliano l’Italia mi ha fatto piangere nel 1982 con Paolo Rossi. Ma la amo tanto".
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Per concludere, Sylviinho ha dato il suo commento sul difficilissimo sorteggio per la sua nazionale, che è stata inserita in un gruppo con Italia, Spagna e Croazia: "Non l’abbiamo presa male, vogliamo confrontarci coi migliori. Siamo una Nazionale giovane, alla seconda partecipazione dopo quella del 2016 con Gianni De Biasi. Siamo cresciuti molto e dobbiamo imparare tanto: vogliamo sfruttare con responsabilità questo momento. Siamo carichi".