Euro 2024, The Italian Job: in Germania cinque commissari tecnici italiani in cerca di un sogno

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Euro 2024, The Italian Job: in Germania cinque commissari tecnici italiani in cerca di un sogno

Vicenzo Montella e Luciano Spalletti si salutano prima dell'inizio dell'amichevole tra Italia e Turchia
Vicenzo Montella e Luciano Spalletti si salutano prima dell'inizio dell'amichevole tra Italia e TurchiaGetty Images via AFP
Non solo nessun'altra nazione è riuscita a fare altrettanto, ma nemmeno ad avvicinarsi. Prova ne sia che al secondo posto di questa particola classifica ci sono Francia, Spagna e Germania con due ct a testa.

Il calcio italiano sta tornando faticosamente a galla dopo una lunghissima stagione di flop e delusioni internazionali. Basti pensare al recente trionfo dell'Atalanta in Europa League che si aggiunge a quello di due anni fa della Roma in Conference League, quando José Mourinho riuscì a rompere un digiuno durava da oltre dieci anni e, più esattamente, dal 2010, quando lo stesso specialone era stato in grado di vincere la Champions League sulla panchina dell'Inter.

E se nelle competizioni per club non ci è andata granché bene negli ultimi tre lustri, a livello di Nazionale è andata addirittura peggio. E già, perché il successo di tre anni fa a Wembley, firmato Roberto Mancini, non può da solo bastare a cancellare le due umiliazioni consecutive sofferte dai tifosi azzurri per la mancata qualificazione alle ultime due edizioni della Coppa del mondo.

Un movimento, quello italiano, che per troppo tempo è rimasto lontano dal calcio che conta e che è stato vittima e complice di un circolo vizioso che ha impedito e sta, di fatto, ancora impedendo al talento di emergere. Prova ne sia che, esclusi pochissimi esempi che si contano sulle dita di una mano, sono ancora una rarità le società che hanno capito che non esiste futuro sostenibile se non si scommette sullo stadio di proprietà e la valorizzazione del proprio settore giovanile.

L'eccellenza italiana

C'è una categoria, però, che nonostante tutto non ha è mai entrata in crisi. Ci riferiamo a quella degli allenatori italiani, il cui massimo esponente è, senza dubbio, Carlo Ancelotti, fiammante campione d'Europa con il Real Madrid. L'emiliano si è addirittura permesso il lusso di rifiutare l'invito della Federcalcio brasiliana che, negli scorsi mesi, ha fatto di tutto pur di portarlo sulla panchina della Seleçao.

Un'eccellenza tutta italiana confermata anche dalla lista dei commissari tecnici che guideranno le 24 nazionali qualificate al prossimo Europeo che si disputerà tra il 14 giugno e il 14 luglio in Germania. Ebbene, Luciano Spalletti non sarà l'unico ct italiano a partecipare al torneo.

Cinque su 24

Saranno, infatti, in cinque i mister azzurri a Euro 2024. Assieme al toscano ci saranno anche Marco Rossi (Ungheria), Domenico Tedesco (Belgio), Francesco Calzona (Slovacchia) e Vincenzo Montella (Turchia). Insomma, anche quando in campo non ci sarà la Nazionale maggiore non sarà raro vedere un italiano in campo durante gli Europei.

Tedesco guiderà i Diavoli Rossi in Germania
Tedesco guiderà i Diavoli Rossi in GermaniaFlashscore

Non solo nessun'altra nazione è riuscita a fare altrettanto, ma nemmeno ad avvicinarsi. Prova ne sia che al secondo posto di questa particola classifica ci sono Francia, Spagna e Germania con due ct a testa. Oltre a Didier Deschamps, Luis de la Fuente e Julian Nagelsmann, ct delle nazionali del proprio paese, anche Willy Sagnol (Georgia), Roberto Martínez (Portogallo) e Ralf Rangnick (Austria) prederanno parte alla più importante competizione continentale.

Per il resto, tutte le altre nazionali sono guidate in panchina da un tecnico con lo stesso passaporto dei calciatori, fatta eccezione per Sylvinho che con la sua Albania proverà a sparigliare le carte nel gruppo della morte, quello formato anche da Spagna, Croazia e Italia.

Il gruppo della morte
Il gruppo della morteFlashscore

Senza dubbio una gran bella soddifazione per il calcio italiano la cui speranza, tuttavia, è che questa non sia l'unica vittoria conquistata quest'anno in terra tedesca. Una terra che riporta alla memoria il trionfo mondiale del 2006 sulle note dei The White Stripes e della loro Seven Nation Army.