La Spagna è campione d'Europa per la quarta volta: a Berlino la squadra di Luis De la Fuente ha vinto 2-1 contro l'Inghilterra.
Come previsto è la Roja a iniziare con la volontà di fare la partita con la palla tra i piedi: la squadra di De la Fuente tiene il possesso e costringe sin da subito gli avversari alla difensiva. Di contro gli inglesi accettano questo atteggiamento, aspettando gli avversari in difesa e ripartendo quando possibile, sfruttando specialmente l'out destro.
Nei primi quarantacinque minuti questo spartito non produce però alcuna azione degna di nota, coi due portieri inoperosi e le due squadre che, seppur messe molto bene in campo, non trovano spazi per pungere.
Nel finale di tempo Harry Kane ha una potenziale occasione dopo una palla persa da Dani Carvajal, ma Rodri si immola e impedisce al tiro di arrivare in porta.
La ripresa si apre con due eventi determinanti: l'uscita dal campo di Rodri dopo l'intervallo e, nonostante la perdita del suo leader, il vantaggio spagnolo firmato Nico Williams, imbeccato da Lamine Yamal: secondo gol per il giocatore dell'Athletic, quarto assist per il 17enne.
L'Inghilterra prova a reagire senza Harry Kane, sostituito: è Jude Bellingham ad andare a centimetri dall'1-1 con un siluro mancino da fuori. Poco dopo è Lamine Yamal a sfiorare il 2-0, ma salva Jordan Pickford.
Rispetto al primo tempo ci sono molti più spazi e ne approfitta Cole Palmer, appena entrato: il giocatore del Chelsea al 74esimo fa 1-1 con un bel mancino da fuori.
Nel finale però la Spagna beffa gli inglesi con un altro subentrato, Mikel Oyarzabal, che segna il gol vittoria a quattro dalla fine.