Nella sua seconda gara a Euro 2024, la Germania ha ottenuto una meritata vittoria contro l'Ungheria. Non rotondo come il 5-1 contro la Scozia, ma il 2-0 rifilato ai ragazzi allenati da Marco Rossi permette ai tedeschi di staccare per primi e con un turno d'anticipo il pass per la fare a eliminazione diretta, anche se non è sicura del primo posto.
Ancora Jamal
Dopo una ghiotta chance per Kai Havertz, il primo tempo si è aperto ancora una volta nel segno di Jamal Musiala: il giocatore del Bayern Monaco, MVP della gara d'esordio contro la Scozia, ha sbloccato il match al minuto 23 sfruttando anche una leggerezza di Willy Orban, apparso spesso in difficoltà così come contro la Svizzera.
Ma a differenza della gara contro la Scozia, la Germania non ha affatto dominato: l'Ungheria si è rivelata un avversario ostico sin dalle prime battute e ha più volte messo in pericolo la porta difesa da Manuel Neuer, provvidenziale per salvare il risultato sul tentativo di Dominik Szoboszlai, il più attivo dei suoi.
Giusto comunque l'1-0 all'intervallo, un risultato che poteva essere più severo vista la chance capitata ancora una volta a Musiala (esterno della rete che ha dato l'illusione del gol) ma anche più equilibrato, visto che ai magiari è stato annullato un gol per offside nel recupero del primo tempo.
Raddoppio nella ripresa
La ripresa inizia senza cambi ma dopo pochi minuti Julian Nagelsmann inserisce Niclas Fullkrug e Leroy Sane per Florian Wirtz e Kai Havertz. Ma ad andare vicino al gol è nuovamente l'Ungheria con il colpo di testa di Barnabas Varga, alto di poco.
La Germania però quando attacca sfonda con facilità e al 67esimo, in seguito a una bella azione corale palla a terra, è Ilkay Gundogan a regalare il 2-0 ai tedesci ribadendo in rete da pochi passi un bel cross di Maximilian Mittelstadt proveniente dall'out sinistro.
Il doppio vantaggio permette al ct tedesco di gestire la rotazione dei suoi, e così ecco le sostituzioni di Jamal Musiala e Robert Andrich per Emre Can e Chris Fuhrich. E poi quella di Ilkay Gundogan per Deniz Undav.
Da segnalare uno spunto di un vivace Leroy Sane, vicino a siglare il 3-0 con un destro su cui Peter Gulacsi gli ha negato la gioia del gol con un bell'intervento, e poco altro nei minuti finali, in cui l'Ungheria non è riuscita neanche a siglare il gol della bandiera, utile anche in chiave qualificazione.