Euro 2024: l'Italia punta i quarti di finale, contro la Svizzera impossibile sbagliare

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Euro 2024: l'Italia punta i quarti di finale, contro la Svizzera impossibile sbagliare

Che undici schiererà Spalletti?
Che undici schiererà Spalletti?JULIAN FINNEY/Getty Images via AFP
La prima gara ad eliminazione diretta è uno scoglio duro per gli azzurri, che affrontano una squadra ancora imbattuta. I quarti sono alla portata, l'imperativo è non sbagliare approccio e gestione del match.

Quello di sabato alle 18 sarà l'ennesimo scontro ravvicinato tra Svizzera e Italia, che si sono già affrontate tre volte nel 2021: una in occasione di Euro 2020 (3-0 per gli azzurri) e due nel girone di qualificazione per Qatar 2022, entrambe finite in parità e che non evocano ricordi positivi, visto che gli elvetici arrivarono davanti e preclusero all'Italia di Mancini la partecipazione alla Coppa del Mondo.

Questa volta c'è in palio un quarto di finale del Campionato Europeo, con due squadre che arrivano da un piazzamento come seconde nel rispettivo raggruppamento e che si sentono entrambe competitive, nessuna inferiore all'altra.

La Svizzera fino a pochi secondi dalla fine aveva sognato addirittura il primo posto, mentre l'Italia proprio nei secondi finali si è salvata, ottenendo il pari in extremis con Mattia Zaccagni.

La preview di Svizzera-Italia
Flashscore

Un avversario temibile

Il tabellone "facile" non deve distrarre gli azzurri, che affronteranno un avversario molto strutturato e ancora imbattuto. Le insidie sono molteplici: dalla presenza di giocatori esperti e protagonisti nelle big europee (Manuel Akanji, Granit Xhaka e Fabian Schar), agli "italiani" che conoscono bene il nostro calcio (Remo Freuler, Yann Sommer, Michel Aebischer, Dan Ndoye, Ricardo Rodriguez e Noah Okafor), dallo stato di forma generale degli elvetici allo schieramento tattico che non da punti di riferimento in avanti (hanno giocato . Insomma, servirà una prestazione di livello per avere la meglio e passare il turno. 

Calafiori out

Dopo tre partite non è ancora chiaro cosa abbia in mente Luciano Spalletti, che ha cambiato spesso e volentieri il suo undici, anche a gara in corso, senza ancora aver trovato un assetto definitivo.

In vista del match dell'Olympiastadion sembrava non ci fossero certezze, neanche relative al modulo: il ct toscano però ha preso atto dello stato di forma dei suoi, dello schieramento avversario e dell'infortunio di Federico Dimarco e avrebbe scelto di tornare a qualcosa che assomiglia al poco fortunato 4-2-3-1 visto contro la Spagna.

Di certo c'è anche il buco lasciato da Riccardo Calafiori, squalificato. Spalletti, come ha confidato in conferenza stampa, per sostituire il difensore del Bologna ha scelto Gianluca Mancini. Le alternative sarebbero state Alessandro Buongiorno, senza ulteriori stravolgimenti, e l'eventuale adattamento di Matteo Darmian che avrebbe abbandonato la corsia esterna.

Si gioca alle 18
Si gioca alle 18Flashscore

Tanti dubbi per Spalletti

Viste le tante perplessità, quali sono le certezze del commissario tecnico azzurro? Gianluigi Donnarumma, Alessandro Bastoni (nonostante il lieve attacco febbrile), Giovanni Di Lorenzo, Nicolò Barella e Jorginho sembrano gli unici sicuri del posto. Anche se lo stato di forma di alcuni, vedi l'italo-brasiliano, potrebbero far pensare a un suo avvicendamento su chi invece scalpita in panchina, Nicolò Fagioli.

In attacco, dove i punti fermi sono ancora meno (anche perché è il reparto fino ad ora meno produttivo) rimane il ballottaggio tra Gianluca Scamacca e Mateo Retegui, così come il dubbio se inserire Federico Chiesa dall'inizio o a gara in corso. Anche Lorenzo Pellegrini e Davide Frattesi non sono inamovibili, e dunque chissà che tra tutti possa spuntarla chi ha portato letteralmente l'Italia agli ottavi, quel Mattia Zaccagni che ha saputo trasformare in oro l'unico pallone toccato.

Fatto tesoro delle tre partite del girone, questa volta però ci si gioca tutto in 90 minuti (o 120 in caso di parità al terime del tempo regolamentare) e per centrare i quarti non sarà ammesso sbagliare nè lo schieramento nè quantomeno l'approccio alla gara e la gestione del match.