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Euro 2024, cosa ci ha lasciato Italia-Albania: i cali d'attenzione, blocco Inter e Barella super

Aggiornato
La festa degli azzurri
La festa degli azzurriAFP
L'italia ha superato l'Albania con una vittoria di misura. Un successo nella gara inaugurale di Euro 2024 che non è stato esente da problemi.

La vittoria dell'Italia, all'esordio di Euro 2024, è stata importante. Importante per iniziare con il piede giusto e comunicare, a chi aveva criticato gli azzurri alla vigilia dell'Europeo, che la formazione di Luciano Spalletti c'è e venderà cara la pelle pur di difendere il titolo conquistato a Londra nel 2021.

Non è stata una vittoria "pulita" come quella della Spagna che ha annullato la Croazia. L'Italia si è complicata la vita, facendo venire i brividi a Spalletti, all'esordio in una competizione così importante, e a 60 milioni di italiani.

Poi ha avuto la capacità di non scomporsi, nonostante la doccia fredda dopo 23 secondi, e ha ribaltato il risultato con il carattere da grande squadra.

Ecco cosa ci ha lasciato questa prima partita a Euro 2024 contro l'Albania.

Cali d'attenzione

In un torneo come l'Europeo, le disattenzioni non sono ammissibili. Se c'era bisogno di una sberla per ricodarlo, menomale che sia arrivata oggi e contro l'Albania.

L'errore di Federico Dimarco è stato un pugno allo stomaco. Un errore banale, per non dire assurdo (lo insegnano alle scuole calcio di non rimettere la palla da fallo laterale centralmente) che sarebbe potuto costare carissimo. L'assist a Nedim Bajrami ha permesso agli albanesi di portarsi subito in vantaggio e al centrocampista del Sassuolo di diventare il giocatore più veloce a segnare un gol in un Europeo.

Ma ancora peggio, aveva messo l'Albania nelle condizioni di fare la partita nel migliore dei modi.

La capacità degli azzurri di ribaltare il risultato, fortunatamente per Spalletti, ha evitato il peggio e consentito all'Italia di recuperare. Lo stesso Dimarco, dall'alto della sua esperiena maturata anche a livello internazionale con l'Inter, è stato bravo a non farsi schiacciare mentalmente dalla "papera" e ha ripreso, meglio dire iniziato, ha produrre il suo gioco.

il gol subito è stato un "alert" per l'Italia. Il secondo è arrivato quasi allo scadere, sul risultato di 2-1, quando gli azzurri hanno rischiato la clamorosa beffa. Questa volta Gianluigi Donnarumma, con un'impercettibile deviazione, ha evitato il 2-2 di Rey Manaj.

Ecco, disattenzioni del genere non sono più ammissibili, soprattutto con avversari di spessore come Spagna e Croazia e, in caso di passaggio del turno, in partita a eliminazione diretta.

Blocco Inter

"Menomale che c'è l'Inter". Parola di Lucinano Spalletti. Il ct della nazionale, prima dell'inizio del torneo, lo aveva sottolineato. La capacità del club nerazzurro di far crescere e far giocare calciatori nostrani (ce n'erano 4 tra i titolari oggi) è stato un bene per lui, per la sua squadra, e per tutto il movimento nazionale.

E in effetti contro l'Albania il blocco Inter è stato determinante, sia ben chiaro, nel bene e nel male. Tolto l'errore di Dimarco, citato in precedenza, gli altri giocatori nerazzurri schierati in campo sono stati determinanti.

I voti dell'Italia
I voti dell'ItaliaDiretta

Prima il gol di Bastoni che ha regalato il pareggio, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, con il difensore nerazzurro bravo a spedire in rete di testa sul secondo paolo. Poi il raddoppio di Nicolò Barella che ha mandato la palla alle spalle del portiere albanese con un tiro dal limite dell'area.

Gol a parte il lavoro dei ner(azzurri) è stato importante per il risultato e una menzione speciale va fatta per il centrocampista tuttofare.

Barella imprescindibile

"Thank God" direbbero gli inglesi. Menomale che c'è Barella. Il centrocampista azzurro non ha vissuto un pre Europeo facile. In dubbio fino all'ultimo a causa di un infortunio, è riuscito a recuperare in tempo per questa partita che, sulla carta, doveva essere la più facile, ma che ha creato qualche grattacapo.

La mappa di calore di Barella
La mappa di calore di BarellaAFP/StatsPerform

La presenza di Barella in campo è stata un toccasana per Spalletti e per gli equilibri dell'Italia. L'interista è imprescindibile nel gioco azzurro. La sua presenza è fondamentale. Come si diceva una volta, riesce a dare qualità e quantità allo stesso tempo.

l suo tiro al volo dal limite dell'area è valso il gol che ha regalato la vittoria e i tre punti alla nazionale. Corre, randella chiude e si propone. È quasi sempre presente nel cuore del gioco dell'Italia e non manca mai di sacrificarsi per dare una mano ai compagni. In più ha sempre il vizio del gol. God save Barella!