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Europa League, Milan-Roma: ne resterà soltanto una, ma che spot per la Serie A

Raffaele R. Riverso
Mancini e Loftus-Cheek lottano per la palla durante l'ultimo Milan-Roma
Mancini e Loftus-Cheek lottano per la palla durante l'ultimo Milan-RomaGetty Images via AFP
Rossoneri e giallorossi arrivano alla doppia sfida di Europa League nel loro miglior momento di forma, guidati da due allenatori che, in virtù di quanto fatto vedere, puntano al rinnovo

Sarà una gran bella partita. Anzi, una gran bella eliminatoria. Al netto dell'Inter che, almeno in Italia, non ha rivali, Milan e Roma sono le due squadre più in forma del nostro campionato.

Ed è per questa ragione che per la Serie A si tratta del migliore degli spot possibili a livello continentale dopo l'ecatombe rimediata in Champions League. Allo stesso tempo, però, è un vero e proprio peccato che una delle due dovrà per forza salutare l'Europa. 

Nel bicchiere mezzo pieno, però, c'è la consapevolezza che una delle due farà parte delle quattro semifinaliste e continuerà a lottare per la seconda competizione continentale.

Due squadre in forma, guidate da due allenatori che partita dopo partita stanno collezionando meriti per la loro conferma in panchina. E già, perché con l'eterno discusso Stefano Pioli fa il paio quel Daniele De Rossi che, nei piani della società giallorossa, avrebbe dovuto traghettare la squadra fino a giugno.

Rischio calcolato

L'obiettivo iniziale della famiglia Friedkin era quello di rendere il più indolore possibile, per i tifosi, l'addio di José Mourinho e, non c'è dubbio, che affidare la squadra a un idolo come DDR era un rischio calcolato.

E, invece, oltre a siglare la pace tra il club e la tifoseria, De Rossi ha riportato a galla una Roma decisa a lottare fino alla fine per un posto al sole nella prossima edizione della Champions League e, allo stesso tempo, provare ad arrivare fino in fondo all'Europa League.

Il momento di forma della Roma
Il momento di forma della RomaFlashscore

Positiva e propositiva

E così, ai sold out registrati con Mourinho sono seguiti quelli con Capitan futuro che, lo scorso fine settimana, si è pure tolto lo sfizio di vincere il suo primo derby da allenatore.

E la sensazione è che non sia stato l'ultimo perché, nonostante la poca esperienza in panchina, l'impatto di De Rossi è stato devastante non solo a livello di risultati, ma anche sul piano del gioco.

Il match di San Siro
Il match di San SiroFlashscore

Oggi la sua Roma è positiva fuori dal campo e propositiva sul terreno di gioco ed è davvero difficile immaginare che non sarà lui a sedere sulla panchina giallorossa anche l'anno prossimo.

Condannato a vincere

Sebbene un discorso molto simile si potrebbe fare anche su Stefano Pioli, non è altrettanto semplice affermare che anche lui manterrà il proprio posto di lavoro in vista della prossima stagione.

E già, perché nonostante, in questo momento, il suo Milan stia viaggiando a cento all'ora - sette vittorie consecutive - il tecnico emiliano è condannato a vincere questa eliminatoria perché il suo futuro è inevitabilmente legato ai risultati che riuscirà a portare a Milanello a fine stagione.

Il momento di forma del Milan
Il momento di forma del MilanFlashscore

Ed è per questa ragione che se le cose dovessero andare male contro la Roma in Europa League e l'Inter dovesse cucirsi addosso la seconda stella battendo i rossoneri nel derby, la percezione della stagione del Milan cambierebbe radicalmente.

Eppure, senza i tanti infortuni che lo hanno messo seriamente in difficoltà durante tutta la prima parte di stagione, il suo Milan, probabilmente, si sarebbe qualificato agli ottavi di Champions e, in campionato, non avrebbe un distacco in doppia cifra dall'Inter. Con i se e con i ma, però, non si fa la storia... e non si firmano nemmeno i rinnovi.