Europa League, il Bayer espugna l'Olimpico, l'Atalanta ottiene un buon pari a Marsiglia
Roma-Bayer 0-2
Battere i campioni di Germania era quasi un sogno per la Roma. E, almeno in questa partita d'andata, è rimasto tale, visto che il Bayer Leverkusen è arrivato all'Olimpico per conquistarlo. E ci è riuscito dimostrando una grande calma nella gestione del pallone e freddezza quando contava. E pensare che i giallorossi avevano bussato per prmi, con la traversa di Lukaku al 20esimo che anticipava un contropiede sprecato da Frimpong.
Svilar, eroe contro il Napoli, non poteva però nulla sulla conclusione quasi a porta vuota di Wirtz al 28esimo. Il trequartista veniva pescato perfettamente da Grimaldo, a sua volta aiutato da un gravissimo errore di Kardorsp, che alleggeriva in modo troppo debole per il suo portiere. Da quel momento in poi i tedeschi hanno preso il comando del gioco, sfiorando il raddoppio in due occasioni racchiuse in pochi minuti.
La ripresa vedeva i giallorossi tenere botta, cercando in qualche modo il gol tramite alcune palle inattive, con Dybala che provava ad accendere la luce da solo, ma senza troppi aiuti da un Lukaku che dopo la traversa non è mai stato davvero incisivo. E al 74esimo dopo un contropiede ben gestito dal sapiente Grimaldo, Andrich trovava il gol del raddoppio con una traiettoria dolce che non dava speranze a Svilar.
Guidati dall'orgoglio, i giallorossi cercavo un gol che potesse riaprire il discorso qualificazione. E all'84esimo il neo entrato Azmoun aveva sul sinistro una palla buona da buttare dentro, ma ciabattava favorendo il lavoro del portiere avversario, che quasi non ci credeva. Ma l'occasione più ghiotta, e di per sé incredibile, capitava al 94esimo sulla testa di Abraham, che in bilico ma con la porta vuota andava a impattare di testa ma al di sopra della traversa.
Ed era il titolo di coda di una prima parte di un film tosto per la squadra di De Rossi, che adesso dovrà andare alla BayArena a tentare un'impresa proprio da kolossal.
Marsiglia-Atalanta 1-1
È stata invece una battaglia infiammata quella del Vélodrome, dove l'Atalanta ha dovuto far fronte a un Marsiglia voglioso di fare bene davanti al proprio pubblico, ma che partiva malissimo, come indicato dal veloce gol del solito Scamacca, che all'undicesimo rompeva la difesa avversaria con un bel taglio e un susseguente destro nell'angolo. Poi, l'infortunio muscolare di Kolasinac costringeva Gasperini a inserire Pasalic per il bosniaco, arretrando così De Roon nel terzetto difensivo.
Poco dopo arrivava la reazione dei padroni di casa, che dopo un corner conqusitato sapientemente da Clauss arrivavano al pari con un destro vellutato di Mbemba, che dal limite dell'area colpiva l'interno del palo, che poi favoriva l'entrata in porta del pallone. La Dea lasciava praterie, come suo solito, ma la mancanza di un centrale di ruolo si sentiva. E alla fine del primo tempo Aubameyang graziava i nerazzurri in un contropiede nel quale il suo mancino lo tradiva.
In affanno nella ripresa, dove i padroni di casa si sono resi pericolosi in vari contropiedi nei primi minuti, l'Atalanta ha provato a cambiare qualcosa con l'ingresso di Lookman per Scamacca, risucchiato dalla fisicità dei difensori avversari e ormai stanco e poco funzionale. Ed era proprio il nigeriano che all'ora di gioco realizzava una splendida azione in solitario che finiva con un tiro che usciva di poco.
Tremavano gli orobici al 72esimo, quando un tiro di Ounahi finiva sul pizzo tra palo e traversa, e un minuto dopo su un'uscita spericolata e terribile di Musso, che però per fortuna di Gasperini non veniva concretizzata. Il risultato finale di 1-1 è senza dubbio favorevole alla Dea, che adesso potrà giocarsi il passaggio del turno a casa propria.