Europa League, De Rossi avvisa il Milan: "La Roma a San Siro non per fare comparsa"
Daniele De Rossi è emozionato, carico, torna a San Siro e riprova quelle emozioni vissute con gli scarpini ai piedi, calpestando l'erba nella bolgia dei 70mila tifosi milanesi. Sente l'adrenalina che si respira in uno stadio che gli "trasmette qualcosa di diverso perché è un posto magnifico per giocare a calcio, trasuda gloria", racconta.
E la gloria è quella che cerca ora che si siederà sulla panchina riservata agli ospiti, per la sfida di Europa League, dopo aver vinto un derby e cambiato il volto alla Roma dopo l'addio di Mourinho. Perché la sua Roma deve dare tutto, sempre.
"Abbiamo tutto da perdere, abbiamo da perdere l'approdo in semifinale. Non siamo qui a fare le comparse". Schietto, semplice, efficace, è il De Rossi allenatore che si gioca il pass per una semifinale europea e che non sente il gap con il Milan, soprattutto nel doppio confronto.
"In campionato puoi pensare ad un pareggio come risultato buono, ma in questa competizione no. Analizzando il potenziale nostro e loro - spiega De Rossi - dobbiamo provare a vincerla. Domani non ci sarà classifica e vantaggi da recuperare".
"Temo la qualità del Milan"
La stima verso Stefano Pioli è grande, De Rossi lo ha osservato nella sua carriera notandone la crescita e, nel dramma di Astori, si sono riscoperti vicini. Per questo il Milan non è squadra da sottovalutare. "Temo la qualità dei giocatori del Milan e il loro gioco. Conosco bene Pioli, si è sempre evoluto e migliorato, al passo con la squadra che allenava. Il Milan ha ritrovato condizione, quando vince fa bene e mette in difficoltà tutti quanti. Bisogna arrivare con i tempi giusti", spiega.
Il momento della Roma è positivo, entrambe le squadre arrivano alla sfida caricate dalle vittorie e da prestazioni importanti. La vittoria nel derby poteva ubriacare di entusiasmo la squadra giallorossa, a discapito della concentrazione ma De Rossi è soddisfatto dell'atteggiamento dei suoi: "Ero partito un po' aggressivo ma non c'è stato bisogno. Ho detto di rimanere coi piedi per terra, ma ho visto allegria, sorrisi e in campo sono andati forte. Mi basta così".
Dybala, seduto al suo fianco in conferenza, assicura di stare bene e di essere pronto a scendere in campo. De Rossi fa gli scongiuri ma sicuramente si affiderà alla fantasia dell'argentina che vuole la rivincita dopo la finale persa col Siviglia.
Anche Smalling sta bene: "Si allena con noi e l'ho fatto entrare non per dargli minuti ma perché pensavo avessimo bisogno di lui, dei suoi centimetri e della sua qualità difensiva. Sta bene, può giocare come tutti gli altri, si allena forte e ultimamente più forte di prima. Siamo soddisfatti del suo recupero e di come si è allenato, come ha spinto, sono contento di lui".
Dybala: "Voglio la rivincita della finale"
"Stiamo attraversando un momento di fiducia e positivo. Il derby aiuta a preparare le cose con tranquillità ed allegria. È una bella prova per noi, sapere dove siamo e quello che ci chiede il mister. Sarà una bella partita da giocare", ha aggiunto Dybala.
L'argentino è pronto a giocare da leader e a prendersi la sua personale rivincita dopo le lacrime dello scorso anno: "Perdere una finale è quasi la cosa più brutta che ti possa succedere. Ci tenevo tanto a vincere a Siviglia. Il percorso fatto era bellissimo. Siamo andati vicino a vincerla, credo che quel gruppo sarebbe rimasto nella storia del club. Ma il calcio per fortuna concede rivincite".
E la rivincita passa però dal Milan a San Siro e poi all'Olimpico: "Mi sento bene, sto bene e mi sono allenato bene in settimana. Poi chi gioca e quanto lo decide il mister. Io sono a disposizione".
Con De Rossi il rapporto sembra già molto buono, ma il paragone con i suoi precedenti allenatori per il momento è difficile. "De Rossi sta iniziando. Allegri e Mourinho - spiega rispondendo ad una domanda in conferenza - hanno vinto tantissimo e il paragone è difficile. Ma vedendo come allena, cosa trasmette e cosa ci dà, sono sicuro ha le carte per arrivare ai livelli di Allegri e Mourinho".