De Rossi ha cambiato la Roma: adesso i giallorossi sono i favoriti per un posto in semifinale
Dopo la vittoria del derby, non poteva esserci seguito migliore per Daniele De Rossi sulla panchina della Roma che sbancare San Siro (0-1).
Nella settimana che avrebbe potuto decidere il futuro della squadra giallorossa, almeno in questa stagione, il neo allenatore ha ottenuto il meglio: due vittorie che alimentano i sogni dei capitolini e due clean sheet che portano a quattro la striscia di gare senza subire gol: non accadeva dal 2017 con Eusebio Di Francesco in panchina.
Ma non è finita qui: il tecnico chiamato in corsa per prendere il posto di Josè Mourinho, su cui erano legittimi i dubbi della piazza visto il povero curriculum, ha dato prova di sapere bene cosa fare.
Al netto che le due vittorie sono arrivate grazie ad un colpo di testa di Gianluca Mancini su corner, la prestazione della Roma al "Giuseppe Meazza" è stata molto soddisfacente dal punto di vista del gioco e delle iniziative, sia dei singoli che del collettivo, senza alcun timore reverenziale e con la consapevolezza di poter bucare la fragile difesa rossonera.
E' vero, il Milan avrebbe potuto pareggiare e non sarebbe stato uno scandalo. Si pensi alla gigantesca occasione sciupata da Olivier Giroud e al possibile penalty non fischiato per fallo di mano di Tammy Abraham.
Ma della Roma ha impressionato l'intenzione di non fare barricate pensando alla gara di ritorno e la capacità di rendimento sia offensivo che difensivo, concedendo pochissimo ai rossoneri se non continui cross ben arginati dai centrali schierati da DDR, che a sorpresa ha puntato sul ritorno dal primo minuto di Chris Smalling.
Sicuramente il gol di Mancini ha favorito il verificarsi di ciò che De Rossi aveva preparato: il 4-2-3-1 giallorosso, con le azzeccate mosse Stephan El Shaarawy e Lorenzo Pellegrini molto larghi e dedicati alle due fasi e Paulo Dybala libero di spaziare, ha deciso di concedere il pallino del gioco al Milan per ripartire.
Un dato che comunque non ha superato il 53% del possesso palla totale.
E così è successo più volte e anche rapidamente, anche grazie alle iniziative dei terzini Leonardo Spinazzola e Zeki Celik, molto propositivi, e al lavoro sporco di Romelu Lukaku, elogiato da De Rossi a fine gara.
Il successo in trasferta, nonostante non esista più la regola del gol segnato fuori casa, adesso permette alla Roma di giocare la gara di ritorno da favorita, ma soprattutto con una condizione psicologica totalmente rinnovata rispetto a qualche mese fa e la convinzione di essere in grado di farcela.
E se consideriamo che in questa stagione europea i giallorossi hanno sempre vinto (contro Brighton, Feyenoord ai rigori, Slavia Praga, Sheriff e Servette) davanti ai propri tifosi, ecco perché credere di eliminare i rivali italiani e di approdare in semifinale non è più un sogno ma qualcosa di molto più concreto e raggiungibile.