Come si spiegano i tanti gol nei minuti finali del Bayer Leverkusen?
Finora questo era noto come "Fergie-time", e non solo all'Old Trafford. Ora potrebbe essere chiamato "Xabi-zeit" alla BayArena, a patto che il suo Bayer Leverkusen si dimostri ancora decisivo nei finali di gara.
Dall'inizio del 2024, i campioni di Germania sono riusciti a ribaltare una partita nell'ultimo quarto d'ora per dieci volte in tutte le competizioni, meglio di chiunque altro nei primi cinque campionati europei.
Inoltre, il Leverkusen ha segnato 15 gol nei minuti di recupero in tutte le competizioni. Una caratteristica che ha permesso ai tedeschi di pareggiare gli avversari in extremis in sei occasioni e di mantenere l'imbattibilità. A partire dall'80esimo minuto, la cifra sale a 33 gol!
Il Werskelf ha così strappato otto punti in Bundesliga oltre il 90esimo minuto. E, quando succede così spesso, è tutt'altro che un caso.
Una spiegazione tecnico-tattica
Il 21 aprile, Josip Stanisic ha salvato i suoi al 97esimo al Signal Iduna Park per strappare un punto.
Sei giorni dopo, sempre in Bundesliga, è stato Robert Andrich a compiere di nuovo l'impensabile, impedendo allo Stoccarda di trionfare sulla capolista, pareggiando al minuto 96. Sembrava che gli uomini di Xabi Alonso avrebbero ceduto, ma non è stato così.
Il 9 maggio, nel ritorno della semifinale di Europa League, la Roma ha creduto ai supplementari fino all'82esimo minuto, quando Gianluca Mancini ha segnato nella sua porta. Il Leverkusen ha quindi avuto poco più di dieci minuti per mantenere la propria imbattibilità. A quel punto Stanisic ha compiuto un'altra prodezza, riuscendo a ottenere un pareggio per 2-2.
Questi sono i risultati più recenti. Ma trovare la rete in questa fase della partita è un tema ricorrente dall'inizio della stagione. A marzo c'è stato il match contro il Qarabag, dove tutti pensavano che il Leverkusen avrebbe perso.
Quasi ogni volta, le statistiche dimostrano che la squadra messa insieme da Xabi Alonso è superiore. Non rinuncia mai alle sue idee e continua a credere di essere in grado di sfondare la difesa avversaria. Con un blocco alto e molto possesso, l'idea era quella di esercitare una pressione costante, piazzando il maggior numero possibile di giocatori nell'area di rigore.
Non è un caso che Andrich e Stanisic abbiano segnato quest'anno; hanno osato rischiare e andare all'attacco per sperare di mettere un colpo di testa o un piede in porta. E, nel complesso, è tutta la squadra a crederci allo stesso modo, settimana dopo settimana. Quando la squadra non riesce a dominare dall'inizio di una partita, sa che alla fine arriverà. L'idea è di non mollare mai e di ripetere gli schemi dell'allenatore.
Il risultato è che funziona con un po' di fortuna (ovviamente), ma alla fine è opera dell'allenatore spagnolo, che pare abbia giurato di fare in modo che i suoi giocatori non perdano. Gli ultimi risultati dimostrano che il Bayer Leverkusen è fedele alla sua filosofia d'attacco. In ogni partita viene segnato almeno un gol.
Solo il Borussia Mönchengladbach è riuscito a mettere a tacere i campioni (0-0).
"Ci rifiutiamo di perdere", ha detto Xabi Alonso il mese scorso. Atalanta e Kaiserslautern sono state avvertite: una sconfitta del Werkself sarebbe quasi inaspettata...
Una spiegazione psicologica ereditata dal Real Madrid
"Crediamo sempre in noi stessi fino alla fine. In questa stagione, ovviamente, c'è anche un pizzico di fortuna. Ma se funziona, tanto meglio", ha detto Stanisic.
"Sono ancora una volta senza parole, essendo riuscito a segnare (contro la Roma). (...) Abbiamo dimostrato forza e carattere, e credo che i ragazzi abbiano mantenuto la fiducia nel fatto che stavamo giocando nel modo giusto", ha spiegato il tecnico spagnolo dopo il secondo turno delle semifinali di Europa League.
Una squadra inossidabile, scenari incredibili, partite che lasciano "senza parole": se non si sa di chi si sta parlando, si potrebbe pensare che si tratti di una squadra che indossa maglie bianche e gioca nel campionato spagnolo. Tuttavia, questa potrebbe essere una delle possibili spiegazioni della svolta del Bayer Leverkusen in questa stagione.
Xabi Alonso ha iniziato a prendere le prime lezioni da allenatore nell'accademia giovanile delle Merengues cinque anni fa.
Un habitat che conosceva molto bene, essendo stato da giocatore uno dei principali artefici della "Decima" in Champions League del club spagnolo nel 2014. E se questo spirito gli fosse stato trasmesso durante i due periodi trascorsi alla Casa Blanca e se il basco fosse in grado di trasmetterlo oggi alla sua squadra?
In ogni caso, questa capacità di non arrendersi mai e di dare tutto fino all'ultimo secondo è tipica del Real Madrid. La correlazione è semplice: la cosa più facile è applicare ciò che una persona ha imparato in una fase della sua vita in un club.
Tuttavia, questo è stato fatto alla perfezione finora. Se il Bayer è rimasto imbattuto, al di là delle statistiche e del gioco offerto, è perché questo gruppo crede nelle sue forze e nella sua capacità di ribaltare rapidamente la situazione. Un approccio psicologico, persino psichico, che è complicato da spiegare alla gente comune.
In ogni caso, per il momento, regge. Riusciranno i 'Neverlusen' a vincere senza scenari assurdi questa sera contro l'Atalanta? La risposta alle 21.00.