Baroni contento della prestazione: "Andato tutto bene" e conferma: "Ululati razzisti a Tchaouna"
Marco Baroni, allenatore della Lazio, ha parlato al termine del match vinto per 2-0 sul campo del Twente, risultato che porta i biancocelesti primi in classifica in Europa League a punteggio pieno: "Stasera è andato tutto bene perché la squadra ha preparato bene una partita complicata anche quando eravamo con l'uomo in più, basta vedere come pressavano anche nel secondo tempo".
"Ai ragazzi ho detto che mi sarei aspettato una prova di personalità perché dovevamo chiuderla, sono molto contento per Gigot che è un giocatore forte. Adesso l'abbiamo riportato dentro a tutti gli effetti. A Dele-Bashiru va creato un percorso, ma è un ragazzo con delle qualità e sono convinto che farà una crescita esponenziale".
"Ci sono state delle situazioni in cui dovevamo fare meglio, ma la squadra questo lo sa. C'è stato un momento in cui abbiamo rallentato il palleggio e loro hanno preso qualcosa, ecco questo non deve avvenire. Come allenatore nel momento in cui ho deciso di mettere un attaccante in più alla squadra ho detto che si può fare ma a patto che tutti si sacrifichino e corrano in avanti. La squadra sta facendo questo, c'è molto lavoro da fare e lo sappiamo ma siamo contenti".
"Nella proposta che faccio durante la settimane devo essere coerente, mi piace stimolare la squadra perché recepisce e io la provoco anche un po', questa è una squadra che deve difendersi attaccando".
Ululati razzisti verso Tchaouna
"Siamo sempre un po' lì, credo abbia percepito degli ululati, è un tema che non mi piace esporre perché non è il contesto giusto ma vi do la conferma di questo. Abbiamo cercato di tranquillizzarlo. Credo che il quarto uomo ha capito che ho preferito togliere lui e non Pedro perché in quel momento non aveva più le condizioni mentali per stare in campo".
Isaksen e "la fiducia dell'allenatore"
Anche Gustav Isaksen, attaccante biancoceleste, ha parlato al termine della gara vinta in trasferta: "L'espulsione ha fatto la differenza oggi, loro sono una squadra molto forte ma abbiamo giocato bene, uniti da vera squadra e sono molto felice".
Il danese ha raccontanto anche del suo ambientamento in Italia: "Il primo anno è stato difficile per la lingua, in un campionato diverso dove ci sono giocatori molto più forti. Quest'anno mi sento molto meglio, sento la fiducia di Baroni e sono pronto per aiutare la squadra".
"Per noi attaccanti è molto importante sentire la fiducia dell'allenatore, lui fa un gioco molto offensivo e vuole che andiamo sempre forte davanti. A me piace molto questo, così come agli altri attaccanti".
La Lazio può essere considerata una favorita per la vittoria dell'Europa League?: "Non lo so, siamo una squadra forte che sta facendo ma ce ne sono altre di livello molto alto. Non lo so se siamo favoriti, forse"
Pedro ottimista
"Non ho nessun segreto, il calcio è uno sport molto mentale e l'idea che sta dando il mister ci dà tanta fiducia. Tutti vogliamo vincere, io ho ancora la voglia di fare bene, di segnare e quando non l'avrò più saluterò e ringrazierò tutti. Ma non è ancora arrivato quel momento. Lavoriamo tutti insieme, per questo ho voluto festeggiare tutti insieme. Stiamo facendo molto bene dall'inizio della stagione, siamo sulla strada giusta". Sono queste le parole di Pedro, attaccante laziale autore del gol che ha sbloccato il risultato nella vittoria sul Twente.
Lo spagnolo poi, stuzzicato su un ipotetico futuro da allenatore, ammette che "è presto per dirlo, voglio sfruttare questo anno e poi vedremo. Mi trovo bene in campo, mi piace questa idea di calcio moderno perché è difficile da difendere per l'altra squadra. Stiamo giocando un buon calcio, arriviamo in area con tanti giocatori e dobbiamo continuare così", conclude.