Beltran regala la finale di Conference alla Fiorentina, un rigore vale la qualificazione
Sul campo del Club Brugge, la Fiorentina ha ottenuto il pari (1-1) che cercava e che sul campo ha ampiamente meritato.
In virtù della vittoria dell'andata i viola sono per il secondo anno di fila in finale di Conference League, il 29 maggio ad Atene contro Olympiakos o Aston Villa.
Il primo tempo
Dopo il 3-2 di Firenze la doppia sfida riprende con il 3-5-2 dei belgi contro il 4-2-3-1 di Vincenzo Italiano, che rinuncia a Jack Bonaventura, neanche in panchina.
Il primo inizio di gara è abbastanza bloccato, con i padroni di casa che provano a scardinare la difesa viola che invece non si fa sorprendere.
Il primo tiro verso lo specchio è un sinistro alto di Rolando Mandragora al 19esimo, che di fatto stappa la partita.
Un minuto dopo infatti da un cross dalla sinistra di Hans Vanaken, l'inserimento di Maxim De Cuyper trova impreparata la retroguardia della Fiorentina, che subisce l'1-0 anche se non si sa con certezza se il laterale destro abbia toccato o meno, tanto che il gol non gli verrà assegnato.
I viola reagiscono e creano subito una colossale chance, ma Nico Gonzalez imbucato centralmente e poi Lucas Beltran sulla ribattuta non riescono a superare Simon Mignolet.
Il vantaggio del Club Brugge vivacizza inevitabilmente il match, adesso aperto più che mai.
Al 35esimo i viola vanno a centimetri dal pari: il sinistro di controbalzo di Christian Kouame prende la traversa, si stampa sulla linea ma non la varca, lasciando il punteggio sull'1-0.
I ragazzi di Vincenzo Italiano ci provano di più nell'ultima parte, ma all'intervallo rimane il vantaggio dei belgi.
La ripresa
Il secondo tempo, iniziato in ritardo per la poca visibilità causata dal lancio di fumogeni, inizia con i padroni di casa intenzionati a trovare subito il raddoppio e i toscani un po' spaesati.
La prima metà della seconda frazione scivola velocemente senza particolari sussulti, con la Fiorentina un po' troppo confusionaria che tenta la via del pari senza però creare occasioni nitide.
Al minuto arrivano 71 i primi cambi, precisamente tre: dentro Philip Zinckernagel per i padroni di casa, Alfred Duncan e M'Bala Nzola per gli ospiti. Fuori Arthur e Andrea Belotti.
La Fiorentina non sembra essere fortunata: calcio di punizione dal limite e traversa di Cristiano Biraghi, la seconda della serata. Passa una manciata di secondi e Christian Kouame prende il palo di testa, a Simon Mignolet battuto.
I viola spingono e schiacciano il Club Brugge nella propria area di rigore, e al minuto 82 vengono premiati dal fischio di un penalty per una scarpata su M'Bala NZola: dal dischetto si presenta Lucas Beltran e insacca, 1-1.
I belgi effettuano tre cambi offensivi per provare a riportarsi in vantaggio alla disperata, dopo essere quasi scomparsi dal campo per una buona mezz'ora.
I sette minuti di recupero danno speranza ai padroni di casa, i toscani hanno una palla gol per chiudere ogni discorso con M'Bala Nzola e i blu-neri che, in inferiorità numerica per il rosso a Denis Odoi, creano una grossa chance negata da Pietro Terracciano che salva così risultato e stagione europea.