Leonardo Spinazzola ha raccontato gli ultimi traguardi della sua carriera ai propri fan, in una diretta su Discord per i possessori degli NFT FanAst.
Il giocatore della Roma, in campo per 45 minuti nell'ultimo match contro la Spagna, è partito dalla storica vittoria dell'Europeo.
"Devo dire la verità. Mi ricordo pochissimo di quei giorni e di quell'anno, l'ho detto anche al mio compagno di squadra alla Roma Bryan Cristante. E sinceramente mi dispiace perché è stato un periodo importante per me come calciatore ma anche per la mia famiglia. Di sicuro la gioia di aver vinto e di essere entrato nella storia non andrà mai via. I nomi della formazione che ha vinto l'Europeo non saranno mai cancellati. Poi dopo qualche mese è subentrata la tristezza per non aver potuto giocare la semifinale e la finale" ha spiegato il giallorosso.
Nonostante le più recenti delusioni azzurre, però, il futuro della Nazionale, per lui, sembra roseo. "Sono molto fiducioso per il futuro perché abbiamo tanti giocatori giovani e forti che devono ancora esplodere. Uno su tutti Alessandro Bastoni che è giovane ma ha già disputato la finale dell'Europeo, di Europa League e di Champions League con l'Inter. Poi abbiamo anche Frattesi, Tonali, Zaniolo, Chiesa, Scamacca, tutti con un potenziale incredibile" ha detto l'esterno.
"Mou ha cambiato la Roma"
"Josè Mourinho è una persona pura che sa usare il bastone ma anche la carota con i suoi giocatori. In questi due anni in cui l'ho avuto come allenatore ho capito che quando ti viene a parlare sa sempre in che termini farlo. Dipende da come ti vede in quel momento: sa bastonarti quando serve ma sa anche darti il contentino per motivarti se capisce che c'è bisogno".
Non è stato solo in quello, però, che lo Special One si è rivelato decisivo: "Mourinho ha cambiato la mentalità a tutta la Roma. Magari prima del suo arrivo giocavamo meglio ma eravamo poco efficaci, ora io stesso sono cambiato e spesso in tante cose sono diventato meno bello da vedere in campo ma più attento ai dettagli e più furbo in diverse situazioni. Per tutti questi motivi non mi piace parlare di Mourinho solo come allenatore ma prima di tutto come persona perché è la persona che noi tutti giocatori della Roma seguiamo da quando è diventato il nostro allenatore".
Il giallorosso ha proseguito tornando su un ricordo amaro: "L'ultima sconfitta in finale con il Siviglia è stata una pugnalata che non so quando passerà, ma ora siamo già concentrati per migliorare nella prossima stagione".