Paulo Fonseca si gode l'impresa del Bernabéu: "Vittoria meritata, abbiamo giocato con qualità"
Un Milan strabiliante, un 3-1 rifilato con qualità e carattere al Real Madrid, campione in carica della competizione. Una notte di Champions League indimenticabile per Paulo Fonseca, autore di una vera e propria impresa al Bernabéu con i suoi giocatori. Il tecnico rossonero, al termine del match, ha parlato ai microfoni di Sky, spiegando anche la differenza tra il calcio europeo e quello italiano.
"Abbiamo vinto perché i giocatori hanno avuto coraggio di arrivare qui, non avere paura di niente e fare il nostro gioco. Abbiamo preparato la partita per avere la palla, abbiamo fatto cose importanti nel primo tempo e sofferto insieme nel secondo. Vittoria meritata, abbiamo giocato con grande qualità".
"Penso che noi possiamo essere una squadra con più iniziativa e voglia di dominare in Europa. Sono le caratteristiche della squadra. Abbiamo fatto posizionalmente delle grandi cose, la squadra ha la pazienza di avere la palla e cercare il momento giusto per attaccare. Dobbiamo continuare a crescere, possiamo farlo".
Dopo le sostituzioni, non ci sono state più le condizioni di gioco che c'erano prima: "Abraham ha certe caratteristiche, Alvaro riesce a connettere il gioco. Abbiamo iniziato a non avere tanto la palla, sono giocatori con caratteristiche diverse. Alvaro era tanto stanco e avevamo bisogno di cambiare. Abraham aiuta la squadra, ma con caratteristiche diverse che cambiano il nostro gioco. C'era anche più pressione su di loro, non possiamo dimenticare che ha cambiato tanti risultati negli ultimi minuti, per esempio contro Dortmund e City. Magari nella testa dei giocatori entrano queste immagini del Real".
"Queste sono partite dove noi abbiamo più spazio, non come in Italia. Molto non capiscono quanto sia difficile, il Monza marca a uomo come il Cagliari, il Bayer Leverkusen ha perso l'unica partita contro l'Atalanta. Le partite in Italia sono più difficili, ovviamente oggi abbiamo giocato con la miglior squadra del mondo ma sono partite diverse e in Italia è veramente difficile".