Champions League, Rodgers: "Vorrei sempre aver avuto Lookman nella mia squadra"
"Lookman lo conosco da quando era giovanissimo, l'avevo cercato anche alla mia prima esperienza al Celtic ma poi il Charlton lo vendette all'Everton per 11 milioni di sterline. L' avrei sempre voluto con me in carriera". Brendan Rodgers, alla vigilia del match di Champions League in casa dell'Atalanta, parla del suo ex giocatore dei tempi del Leicester: "Segnava già gol bellissimi, è un professionista esemplare e un bravissimo ragazzo che a fine allenamento si fermava a tirare con entrambe i piedi. La tripletta in finale di Europa League non è venuta per caso", rimarca l'allenatore.
Circa il piano partita, il nordirlandese è conscio della maggiore caratura degli avversari: "Bisogna reggere bene e sfruttare le opportunità, rimanendo compatti e organizzati contro una squadra fisica che marca ottimamente a uomo e pressa continuamente - spiega Rodgers -. Alleno da 25 anni e ho sempre avuto un approccio molto aggressivo, sarà sempre così finché allenerò. Non sono uno che si abbassa. Ma sono anche molto rispettoso degli avversari e dei loro punti di forza: non dobbiamo perdere la fiducia dopo il demoralizzante 7-1 di Dortmund".
Poi, il tecnico del Celtic ha proseguito: "Vogliamo dimostrare di meritare di stare in questa competizione: lo dico ai miei giocatori, stiamo competendo ad altissimo livello. Dopo Dortmund dobbiamo riprenderci. Sono partite di testa in cui devi credere di poter fare il risultato. Mancano Taylor e Carter Vickers".
Infine, sull'amichevole del 3 agosto 2019 a Leicester, suo unico precedente coi nerazzurri: "Già allora avevano un calcio aggressivo, all'epoca non si vedevano molto alzarsi sia gli esterni che i centrali. Li battemmo 2-1, ma se è per questo ho battuto 4-0 il Borussia Dortmund: non significa nulla".